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![]() COLONIALI, IMPERI Domini extraeuropei che le maggiori potenze europee crearono fra il XV e il XVIII secolo, producendo un sistema mondiale di gerarchie economiche e politiche base della successiva geografia dello sviluppo e del sottosviluppo. La scoperta dell'America (1492) e il primo collegamento diretto tra Europa e Asia (1497-1498) costituirono il passaggio cruciale dalle esplorazioni marittime del XV secolo alla formazione degli imperi. Il primo secolo della scena coloniale fu dominato dalla Spagna e dal Portogallo, che invocarono il trattato di Tordesillas (1494) per legittimare il loro diritto a conquistare e a spartirsi il mondo; i loro domini ebbero tuttavia caratteristiche molto diverse. L'impero coloniale portoghese, creato in massima parte fra il 1505 e il 1511, fu un impero marittimo, orientato a sostituirsi con la forza ai mercanti arabi sulle rotte dell'oceano Indiano e costituito da basi commerciali e militari disseminate dalla costa dell'Africa a quella dell'India, da Malacca a Macao e alle Molucche, tutte collocate in posizione strategica per intercettare e monopolizzare i flussi di merci preziose. L'impero coloniale spagnolo fu invece territoriale e continentale, limitato in principio alle grandi isole antillane ma successivamente estesosi al Messico (1519-1521), al Perù (1531-1533), agli stati maya dell'America centrale, alla Florida e alla California e all'intera America meridionale. Le differenze fra i due imperi si spiegano se pensiamo che i portoghesi, nonostante i loro armamenti superiori, ebbero a che fare in India e in Asia orientale con società organizzate e numericamente forti e non poterono far altro che installarsi in piccole e precarie enclave commerciali. L'arrivo degli spagnoli (e delle malattie di cui erano portatori) in America provocò invece la più grande catastrofe demografica della storia, che lasciò il continente spopolato e gli indios sopravvissuti demoralizzati e incapaci di resistere ai conquistadores e al successivo stabilimento di un governo e di una amministrazione coloniali. Da questo punto di vista l'impero spagnolo fu un caso a sé e il modello seguito nel XVII e XVIII secolo dagli altri europei (impero coloniale olandese, britannico, francese) comparsi nell'oceano Indiano e nei mari della Cina fu quello portoghese. Accanto alla colonia commerciale e a quella territoriale, comparve durante il Seicento un terzo modello, quello della colonia di piantagione, realizzato istituendo un'economia schiavistica in territori climaticamente adatti. In questa direzione si erano già mossi gli olandesi nelle Molucche, ma il suo ambiente di elezione fu nel Brasile, nelle Antille e nelle colonie meridionali britanniche nell'America del nord: trattandosi in tutti i casi di territori scarsamente popolati, il sistema di schiavitù fu istituito attraverso la tratta negriera. Complementari alle piantagioni americane divennero perciò le basi schiaviste create da tutte le potenze interessate sulle coste dell'Africa. Un quarto modello fu quello realizzato nella Nuova Inghilterra, una vera colonia di popolamento sorta su un territorio abitato dalle società pellirossa, poco numerose e scarsamente organizzate. Mentre i coloni inglesi crebbero rapidamente in numero e poterono avanzare sistematicamente sterminando gli indiani d'America, i francesi non riuscirono a creare una analoga colonia di popolamento: su un territorio molto più vasto di quello britannico, esteso dal Canada alla Louisiana, essi rimasero sempre troppo poco numerosi e cercarono l'amicizia dei pellirosse piuttosto che tentare di sterminarli. Nel XVIII secolo gli imperi coloniali asiatici subirono una svolta. Gli olandesi in Indonesia furono i primi a sostituire un pieno dominio territoriale al precedente sistema delle basi commerciali; successivamente Francia e Gran Bretagna si scontrarono per ottenere lo stesso obiettivo in India e fu la East India Company a ottenere la vittoria e ad aprire la strada all'India britannica. Restavano invece ermeticamente chiusi alla penetrazione europea il Giappone e la Cina. La successiva estensione del dominio coloniale al mondo intero (con l'eccezione del Giappone) avvenne nel XIX secolo e soprattutto dopo il 1880 in un diverso contesto, quello dell'imperialismo. S. Guarracino ![]() D.K. Fieldhouse, Gli imperi coloniali del XVIII secolo, Feltrinelli, Milano 1967; M. Devèze, L'Europe et le monde à la fin du XVIII siècle, A. Michel, Parigi 1970; P. Chaunu, Conquista ed esplorazione dei nuovi mondi, Mursia, Milano 1977; F. Mauro, L'espansione europea, 1600-1870, Mursia, Milano 1977; K.M. Pannikar, Storia della dominazione europea in Asia, Einaudi, Torino 1966. |
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