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SOCIALE, LEGISLAZIONE
Insieme dei provvedimenti assunti dagli stati moderni per far fronte alla questione sociale. Gli interventi assistenziali realizzati in diversi stati europei (Austria, Prussia, Russia, Spagna) nel corso del XVIII secolo erano sorti nell'ambito del dispotismo illuminato, mentre in quelli in via di industrializzazione le norme a tutela della popolazione più povera incontrarono a lungo la diffidenza in quanto ostacoli al dispiegarsi della libera iniziativa. Esemplare la legge inglese sui poveri del 1834 (vedi Poor Laws), secondo la quale il mantenimento a spese della collettività era subordinato a un accertamento delle condizioni di indigenza tanto rigoroso da sconfinare nella privazione dei diritti civili. Il primo organico intervento dello stato in materia sociale furono le leggi approvate in Germania tra il 1883 e il 1889 sulla tutela del proletariato industriale con intenti di prevenzione dei conflitti sociali ma nel quadro di una severa politica autoritaria antisocialista. Essi tuttavia rappresentarono un incentivo allo sviluppo della legislazione sociale in tutti i paesi europei in via di industrializzazione alla fine del XIX secolo, tra le quali la più progressista fu quella britannica tra il 1905 e il 1911 (assicurazioni sanitarie nazionali e tassazione fortemente progressiva). L'Italia si adeguò soprattutto nell'età giolittiana (1901-1913) con interventi protettivi per il lavoro delle donne e dei minori e col tentativo di attuare il monopolio statale delle assicurazioni (1912). Tra le due guerre mondiali l'aumento della spesa d'assistenza fu sollecitato dalla grande crisi del 1929. Gli interventi furono condizionati dal quadro istituzionale nei vari stati. Politiche assistenziali attuate con strutture di tipo corporativo negli stati fascisti si contrapposero alla creazione di strutture pubbliche finalizzate ai servizi sociali, come negli Usa, e all'impiego di risorse finalizzate al sostegno dell'occupazione. Alla fine della Seconda guerra mondiale si affermò in Gran Bretagna, grazie al governo laburista, il principio del welfare state, secondo cui a ogni cittadino spetta assistenza, indipendentemente dalle sue condizioni di reddito. A questo principio si ispirarono nella seconda metà del Novecento le politiche assistenziali di tutti gli stati industriali, che hanno avuto nella Gran Bretagna e nei paesi dell'Europa settentrionale i modelli più riusciti. Tuttavia a partire dalla fine degli anni sessanta le spese pubbliche per il sostegno delle strutture necessarie si fecero sempre più gravose fino a determinare una inversione di tendenza tale da prospettarne la fine.

L. Ganapini
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