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![]() WELFARE STATE (stato del benessere). Insieme dei provvedimenti e delle istituzioni pubbliche che nel Novecento furono adottate in vari paesi per garantire ai cittadini il soddisfacimento di necessità primarie quali l'occupazione, l'assistenza sanitaria, la casa, l'istruzione di base, la previdenza, ritenuti tutti obiettivi primari dello stato. Programma centrale dei socialisti fabiani britannici dell'inizio del secolo, divenne poi, con lo slogan "dalla culla alla tomba", quello del Partito laburista, che riuscì a farlo passare in parlamento col piano Beveridge (1942), nel pieno della Seconda guerra mondiale, quale strumento di allargamento del consenso allo sforzo bellico, minacciato dal malcontento operaio. Il programma fu attuato dai governi laburisti dell'immediato dopoguerra. In realtà però esso aveva avuto significative anticipazioni in vari paesi, compresa l'Italia giolittiana e, ancor più, quella fascista, come uno degli strumenti della "nazionalizzazione delle masse". Importanti, anche se meno pervasive, le misure del welfare state negli Stati Uniti degli anni trenta. Sia l'Unione sovietica staliniana (1927-1953) sia la Germania hitleriana adottarono misure massicce in questa direzione, pur disconoscendone entrambe, come il fascismo, l'origine ideologica. Ma il trionfo del welfare fu celebrato soprattutto nella Svezia socialdemocratica dal 1936. Diffuso in tutti i paesi industrializzati negli anni sessanta e settanta, in forme varie e con maggiore o minore intensità (livelli bassissimi erano per esempio raggiunti in Giappone), esso entrò in crisi per il concorso di più cause: l'erosione dei margini economici che lo consentivano sotto la spinta inflazionistica dello shock petrolifero; l'elevazione generale dei redditi che favorì la diversificazione dei consumi e dei bisogni, creando alternative privatistiche; la teoria neoliberista concretizzatasi negli Usa con la reaganomics e in Gran Bretagna, sotto il governo Thatcher, mediante la deregulation e uno smantellamento delle bardature statali che, alleviando la pressione fiscale, consentisse una ripresa degli investimenti anche a prezzo di più dure condizioni sociali. |
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