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WORMS, CONCORDATO DI
(1122). Accordo tra l'imperatore Enrico V e papa Callisto II che concluse almeno temporaneamente la lotta per le investiture. Sul modello di compromesso elaborato negli ultimi anni dell'XI secolo e già applicato, in forme diverse, in Francia e in Inghilterra, Enrico V rinunciò all'investitura con l'anello e il pastorale, ma ottenne il diritto di presenziare all'elezione dei vescovi tedeschi da parte del clero locale e, una volta eletti, di investirli dei regalia, cioè dei beni e delle funzioni pubbliche legati alla carica episcopale. L'investitura sarebbe avvenuta con lo scettro, simbolo dell'autorità pubblica, in Germania prima della consacrazione episcopale, e in Italia entro sei mesi dopo la consacrazione. Nella funzione episcopale si distinse cioè l'ufficio spirituale, che solo la Chiesa aveva diritto di conferire con l'anello e il pastorale, dai suoi attributi temporali simboleggiati dallo scettro, l'investitura dei quali spettava al re. Con questo concordato Roma si svincolò completamente dalla tutela imperiale, ma non rinunciò agli strumenti di centralizzazione forgiati nei decenni precedenti.
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