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VENTESIMO CONGRESSO DEL PCUS
(14-24 febbraio 1956). Assise fondamentale del Partito comunista dell'Unione sovietica. Fu il primo congresso dopo la morte di Stalin. Si svolse con otto mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale e vi parteciparono 1.436 delegati e invitati di 55 partiti "comunisti e operai". Dominato dalla figura di N.S. Chruscëv, suoi temi principali furono la nuova politica di coesistenza pacifica e il sesto piano quinquennale, che prevedeva uno sviluppo dei beni di consumo, dell'edilizia abitativa e soprattutto dell'agricoltura. L'importanza storica del XX congresso risiede, tuttavia, nel "rapporto segreto" che Chruscëv tenne l'ultima sera, a porte chiuse, di fronte ai soli delegati sovietici, atto di accusa a Stalin e al "culto della personalità" imposto al partito e al paese. Dopo il ventesimo congresso ebbe inizio in Unione sovietica un processo di destalinizzazione controllata che trovò nuovo slancio all'epoca del XXII congresso, nell'ottobre 1961.
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