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SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE
L'insieme di regole e convenzioni che regolano i pagamenti internazionali e i rapporti di cambio tra le monete. Si può parlare di un sistema monetario internazionale dal XIX secolo, quando l'incremento degli scambi e l'affermazione della Gran Bretagna come potenza industriale e commerciale portarono all'adozione generalizzata del sistema del gold standard: fino allo scoppio della Prima guerra mondiale l'oro e le monete liberamente convertibili in oro furono l'unità di conto per la regolazione degli scambi internazionali e la determinazione dei tassi di cambio tra le monete. Nonostante il supposto automatismo del sistema nel regolare gli squilibri di bilancia dei pagamenti e preservare la parità aurea delle monete, la politica del tasso di sconto della Banca d'Inghilterra e gli interventi di altre banche centrali furono mezzi essenziali per regolare i flussi di capitali e la liquidità internazionale. Non mancarono peraltro severe crisi finanziarie che assunsero carattere internazionale nel 1873, 1893 e 1907. Dopo la Prima guerra mondiale si tentò di ripristinare il gold standard, allargando alla sterlina la funzione di strumento monetario per i pagamenti internazionali e come riserva per la circolazione dei singoli stati (gold exchange standard). La crisi del 1929 provocò nel 1931 la fine di un sistema monetario internazionale concertato. Con gli accordi di Bretton Woods del 1944 si cercò di dar vita a un nuovo sistema di parità fisse, incentrato sul dollaro, dichiarato convertibile in oro, mentre furono create nuove istituzioni per la cooperazione internazionale che dovevano servire a evitare crisi nella bilancia dei pagamenti dei paesi aderenti, favorire lo sviluppo degli stati più deboli e, in prospettiva, creare una nuova moneta internazionale. La sospensione della convertibilità del dollaro decretata nel 1971 unilateralmente dall'amministrazione Usa del presidente Nixon provocò la fine del regime di cambi fissi tra le monete. Nel 1979 i paesi componenti il Mercato comune europeo, con l'eccezione della Gran Bretagna (che aderì solo nel 1990), diedero vita al Sistema monetario europeo (Sme), un accordo per legare in rapporti di cambio quasi fissi le monete e creare una nuova unità di conto europea, l'Ecu. Nel 1992, con il trattato di Maastricht, fu decisa l'istituzione di una Unione economica e monetaria che prevedeva l'adozione di una moneta unica europea (Euro).

A. Polsi


M.D. Bordo, A.J. Schwartz, A Retrospective on the Classical Gold Standard, 1821-1931, The University of Chicago Press, Chicago 1984; R. Solomon, Il sistema monetario internazionale (1945-1981), Liguori, Napoli 1984.
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