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RABIN, YITZHAK
(Gerusalemme 1922 - Tel Aviv 1995). Militare e politico israeliano. Combatté (1943-1948) nelle unità scelte (Palmach) della Haganah e rappresentò Israele alle trattative per l'armistizio che pose termine alla prima delle guerre arabo-israeliane. Dal 1956 al 1960 comandante del fronte settentrionale, poi vice-capo di stato maggiore. Nel 1964 venne nominato capo di stato maggiore. Dopo essere stato ambasciatore a Washington dal 1968 al 1973, nel 1974 venne eletto alla Knesset nelle liste del Partito laburista, di cui mantenne la guida fino alla sconfitta elettorale dell'aprile 1977; durante questo periodo fu ministro del Lavoro e primo ministro. Con il ritorno dei laburisti al potere (1984) nell'ambito del governo di unità nazionale, resse il dicastero della Difesa fino al crollo della coalizione con il Likud (1990). In quello stesso anno cercò invano di convincere la direzione laburista a negoziare una nuova coalizione con il Likud, con l'obiettivo, conseguito nel 1992, di strappare a Shimon Peres la guida del partito. Dopo le elezioni del 1992 formò un governo di coalizione tra laburisti, Meretz (di sinistra) e Shas (religiosi ultraortodossi), concentrando nelle proprie mani anche i ministeri della Difesa, degli Affari religiosi, del Lavoro e degli Affari sociali. Inizialmente favorevole alla linea dura contro la resistenza palestinese, sostenne con tenacia, ma non senza contraddizioni, la necessità di una trattativa sui Territori occupati da Israele nel 1967. Ciò lo portò a favorire gli accordi di pace tra Israele e Olp, che vennero sottoscritti nel 1993. La sua azione a sostegno della pacificazione in Medio Oriente gli valse il premio Nobel nel 1994, ma gli costò la vita il 4 novembre 1995, quando cadde vittima di un attentato compiuto da un estremista ebraico contrario agli accordi di pace con l'Olp.
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