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![]() PARTITO LABURISTA (Labour Party). Partito politico britannico nato nel 1906 dall'unione del Partito laburista indipendente, della Federazione socialista democratica e della Società fabiana. Espressione del laburismo, la sua peculiarità fu quella di rappresentare forze sociali nate prima della democrazia politica e dei moderni partiti politici. Quando fu fondato non perse l'identificazione con un movimento operaio nato prima del socialismo e la sua funzione fu essenzialmente quella di esprimere nella sede della Camera dei comuni le istanze operaie. Il legame con il sindacato non si perse mai, anche se, con il tempo, il partito ha acquisito una maggiore autonomia e una propria identità. Grazie ai successi del movimento operaio esso crebbe rapidamente in iscritti e in voti tra il 1910 e lo scoppio della Prima guerra mondiale. Nel 1922 divenne il secondo partito britannico e guidò i governi di coalizione nel 1924 e nel 1929-1931 con J.R. MacDonald. Una prima piattaforma specifica venne a seguito dell'acquisizione delle teorie di J.M. Keynes, in virtù delle quali, nel 1935, guidato da C. Attlee, il partito presentò un programma di pianificazione amministrativa. Il senso di responsabilità nazionale lo portò a far parte del governo di coalizione diretto da Churchill durante la Seconda guerra mondiale. Vinte le elezioni del 1945, formò un proprio governo che varò importanti riforme. La compiuta realizzazione dello stato assistenziale (welfare state) e il controllo statale delle più importanti risorse economiche furono una pietra miliare delle conquiste laburiste. La crisi economica, il riemergere di conflitti sociali, le divisioni interne provocarono le sconfitte elettorali degli anni cinquanta. Il partito da allora visse le prime esperienze di conflitto con i sindacati (vedi Trade Unions) e si divise in due correnti, una estremista e una moderata. Il partito tornò al governo con Harold Wilson (1964-1970) e con L. James Callaghan (19741979) ma, nel frattempo, il rapporto era divenuto teso per la politica di contenimento dei salari volta a frenare l'inflazione. All'opposizione dal 1979, il partito subì numerose oscillazioni dovute alla frammentazione delle correnti (fino alla scissione dei socialdemocratici), allo scontro sociale che attraversò la Gran Bretagna e alla difficoltà di contrastare i governi conservatori diretti da Margaret Thatcher, che smantellarono quasi del tutto le precedenti conquiste dello stato sociale. Tornò al governo con la vittoria alle elezioni politiche del 1997, guidato da Tony Blair che, segretario dal 1994, aveva condotto il partito a una svolta neoliberale (New Labour Party). M. De Nicolò ![]() M. Beer, Storia del socialismo britannico, La Nuova Italia, Firenze 1952; H. Pelling, A Short History of the Labour Party, Londra 1961; C. Cook, I. Taylor (a c. di), The Labour Party. An Introduction to Its History. Structure and Politics, Longman, Londra-New York 1980; K.O. Morgan, Labour in Power: 1945-1951, Oxford University Press, Oxford 1984; K.O. Morgan, Labour People. Leaders and Lieutenants: Hardie to Kinnock, Oxford University Press, Oxford 1987. |
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