![]() |
||
![]() |
![]() NEP (Nuova politica economica). Ritorno provvisorio all'economia di mercato controllata dall'alto nella Russia rivoluzionaria (1921-1927). Adottata precipitosamente per volere di Lenin mentre le campagne insorgevano contro le requisizioni e Kronstadt era in rivolta, mise fine al comunismo di guerra e portò a un graduale ristabilimento dei rapporti di mercato, che permise al regime sovietico di guadagnare il consenso del mondo rurale e una rapida ripresa dell'economia, devastata dalle distruzioni della Prima guerra mondiale e della guerra civile. Nel 1925 venne raggiunto, complessivamente, il livello di sviluppo prebellico. Nella seconda metà degli anni venti, la Nep favorì una crescente differenziazione sociale nelle campagne, mentre nelle città si formavano consistenti sacche di disoccupazione. Un freno alla modernizzazione del paese venne dalla crisi dell'industria pesante, che necessitava di ingenti investimenti di capitale e richiedeva un intervento diretto dello stato. Fu abbandonata alla fine degli anni venti, quando, di fronte alla crisi degli ammassi cerealicoli provocata dall'errata politica dei prezzi del governo e alle difficoltà dell'industrializzazione, il gruppo dirigente staliniano impose la collettivizzazione dell'agricoltura agricola. Iniziava così lo stalinismo. |
![]() |