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MEZZI CORAZZATI
Mezzi di guerra mobili e protetti che, sviluppando un'idea antichissima, ma scarsamente applicabile prima dell'invenzione del motore a scoppio, furono realizzati e utilizzati dai primi del Novecento. Nella Prima guerra mondiale si utilizzarono le autoblindo, mezzi su ruote, pesanti fino a tre tonnellate e armati di mitragliatrice, per esplorazione e per accompagnare la fanteria in attacco. Poiché però non era possibile ai mezzi su ruote superare fossati, trincee e reticolati, nel dicembre 1915 gli inglesi realizzarono un veicolo cingolato da 28 tonnellate, armato con due cannoni navali, che viene considerato il primo carro armato. Dal 1916 i carri divennero una componente regolare degli eserciti, generalmente come mezzi di accompagnamento della fanteria, distribuiti a piccoli gruppi tra i reparti avanzati (secondo l'indirizzo britannico) o impiegati come artiglierie d'assalto (secondo i francesi). Nel novembre 1917 gli inglesi impiegarono per la prima volta i carri in massa per sfondare di sorpresa le linee nemiche, aprendo la strada alla fanteria; prima che la guerra terminasse si ebbero i primi scontri fra carri armati. Nel periodo fra le guerre mondiali si confrontarono opinioni diverse sull'impiego delle forze corazzate, e soltanto in Germania venne accettata l'idea di una nuova arma indipendente da impiegare in massa come punta offensiva capace di aprire il varco alla fanteria; gli iniziali successi dei tedeschi nella Seconda guerra mondiale convinsero gli altri belligeranti a seguirne l'esempio, ma nel corso della stessa guerra si fece strada l'idea che i reparti corazzati abbisognassero a loro volta di fiancheggiamento da parte della fanteria per superare difese ben attrezzate. I carri restarono comunque un elemento fondamentale della guerra terrestre e furono portati dal progresso tecnico, anche per la necessità di tener testa allo sviluppo delle armi controcarro terrestri e aeree, a livelli di sofisticazione e di costo senza precedenti; grande sviluppo ebbero anche i mezzi corazzati della fanteria e le artiglierie semoventi, alle quali furono applicate molte delle tecnologie proprie dei carri armati. Oltre che in guerra, il carro fu usato come mezzo di deterrenza e repressione da parte di regimi autoritari (Ungheria 1956, Cecoslovacchia 1968, Cina 1989) e di sostegno a colpi di stato militari (Cile 1973).

R. Nassigh


N. Pignato, Corazzati 1939/1945, Albertelli, Parma 1974; B. Benvenuti, Guida ai carri armati, Mondadori, Milano 1981.
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