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EZOVSCINA
L'era di Ezov, capo del Nkvd dal 1936 al 1938. Fu il periodo più sanguinoso del Terrore staliniano, in cui ogni forma di opposizione al vertice del Partito comunista e dell'esercito venne annientata dalla poliziadi Ezov. L'intensità e la ramificazione del "terrore" sconvolsero l'intero paese in tutti gli strati della popolazione. Nessuno, tranne Stalin, era al di sopra dei sospetti dei funzionari del Nkvd. Milioni di prigionieri in base a giudizi sommari affrontarono gli orrori dei campi di lavoro siberiani, mentre circa ottocentomila persone furono condannate e uccise con un proiettile alla nuca. La vecchia guardia bolscevica fu eliminata in massa; ugual sorte spettò ai membri dei vari partiti comunisti nazionali rifugiatisi in Urss. In Spagna la polizia di Ezov distrusse i vertici del Poum, il partito filotrozkista catalano, assassinandone il leader Andrés Nin. Alla fine del 1938 Stalin proclamò la fine delle "purghe" e Ezov misteriosamente sparì, seguito dai quadri a lui fedeli del Nkvd. Fu alimentata in tal modo la leggenda dell'ezovscina, un terrore esercitato all'insaputa dei vertici del partito. In realtà le persecuzioni furono funzionali all'affermazione del potere assoluto di Stalin sul partito come sulla polizia politica.
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