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![]() CONTESTAZIONE GIOVANILE Movimento politico-culturale che, negli anni sessanta del Novecento, interessò le giovani generazioni di tutto il mondo. Pur con caratteristiche proprie e a seconda che si trattasse di paesi del Terzo mondo, a capitalismo avanzato o a ordinamento socialista, un movimento giovanile, prevalentemente studentesco e accomunato dalla denuncia del controllo repressivo e burocratico sulla scuola e più in generale sulla società, reclamò nuovi spazi d'autonomia e libertà, rifiutando qualsiasi forma di delega e proponendo una "democrazia assembleare" come nuova forma della politica. Dalle prime occupazioni delle università americane a quelle degli atenei europei, migliaia di giovani contestarono le varie forme del potere istituzionale, ispirandosi a valori libertari, alle riflessioni sviluppate dalla filosofia antiautoritaria di pensatori come Th.W. Adorno, M. Horkheimer e H. Marcuse, e ricollegandosi ai movimenti di liberazione dei paesi del Terzo mondo. Nei paesi occidentali, dove il fenomeno fu più evidente e assunse forme di rivolta estremamente radicali, la contestazione giovanile unì problematiche generazionali ed esistenziali di critica ai valori della società borghese a contenuti politici propri del pensiero comunista e anarchico (vedi Sessantotto). |
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