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![]() CARTISTI INGLESI Seguaci del cartismo. In un primo tempo (1836-1839) il movimento ebbe caratteristiche riformiste e moderate e vi aderirono organizzazioni come la Working Men's Association (Associazione dei lavoratori) di Londra, con finalità prevalentemente educative, la Political Union di Birmingham, con scopi di progresso industriale e di politica economica, e le leghe di lavoratori del nord, che si opponevano all'introduzione delle macchine e alla nuova Poor Laws. A capo di queste ultime, di tendenza più radicale ed estremistica, era Feargus O'Connor che finì con l'assumere la guida del movimento contribuendo al suo successo con le proprie doti tribunizie. Si creò quindi una divisione tra l'ala moderata, i cosiddetti cartisti della forza morale, e quella rivoluzionaria, i cartisti della forza fisica, che divennero col tempo sempre più numerosi e agguerriti. Tra loro figuravano personaggi come il letterato Bronterre O'Brien, il quale, precorrendo Proudhon, sosteneva che la proprietà è un furto, e come l'oste Bembow, che propose lo sciopero generale di un mese per ridurre alla capitolazione la classe possidente. Dopo l'esito fallimentare delle manifestazioni organizzate nel 1848, il cartismo si esaurì e parte dei suoi aderenti confluirono nel nascente movimento socialista. |
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