La flagellazione
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L'autore della " Flagellazione " è ignoto, certo è che nel 1860 in seguito ad una rovinosa caduta dei portatori all' ingresso della chiesa di S.Nicola, si commissionò ad Antonio Croce il restauro del gruppo. L'artista curò particolarmente il volto del Cristo, la cui sofferenza nel momento in cui viene flagellato da un soldato e da un giudeo, è efficacemente espressa. Altri restauri furono eseguiti nel 1966 da Giuseppe Cafiero e successivamente negli anni 1987 e 1998. Con atto rogato presso il notaio Melchiorre Castiglione il 3 maggio 1620 , il gruppo anticamente chiamato " Cristo alla colonna ", venne affidato ai murifabbri ai quali si associarono l'anno successivo i marmorari.
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La categoria dei muratori e scalpellini è stata affiancata per brevi periodi anche dai cementisti, che associatisi nei primi anni del '900 al gruppo con l' offerta del pennacchio argenteo del soldato, si assentarono negli anni 20' - 30', per una breve ricomparsa negli anni '60. La categoria dei muratori, tra le più in vista dal punto di vista economico, ha sempre garantito al gruppo una degna processione . L'opera rappresenta Gesù legato ad una colonna che viene percosso da due aguzzini per ordine di Pilato che, pur non avendo trovato in Lui alcuna colpa, vuol dare uno sfogo all'ira bestiale della folla, sobillata dai principi dei sacerdoti e dai Farisei.. Con questo inizia la fase più cruenta della passione. |
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