La Spogliazione
Opera originaria di Francesco e Domenico Nolfo, questa pregevole opera è ancora quella originaria che partecipa alla processione dal 1620, quando, in data 20 aprile, venne affidato ai fruttivendoli. Le figure di questo gruppo sono di dimensioni leggermente inferiori rispetto a quelle dei restanti "misteri". Di ciò non soffre minimamente il complesso scultoreo che, anzi, può ritenersi assieme alla barroccale "vara" tra i più artisticamente riusciti. Il gruppo poggia su una " vara" in stile barocco, che peraltro quella originale; la categoria dei Tessili-Abbigliamento ha commissionato all'argentiere palermitano Antonio Amato, la croce argentea posta alle spalle dei personaggi. Gli interventi di reastauro sono stati limitatissimi e mai tali da deturparne la bellezza primitiva.
Il 17 maggio 1772 con atto rogato dal notaio Melchiorre Castiglione, venne affidato all'allora fiorente categoria dei bottai. Tale affidamento rimase sino a quando ai bottai , con atto rogato dal notaio Gaspare Guarnotta, subentrarono i Tessili-Abbigliamento che si sono sempre prodigati per offrire al gruppo una degna processione.
L'opera rappresenta Gesù, il quale giunto sul Golgota, viene spogliato dai suoi aguzzini per essere crocifisso. Nel gruppo si vede un Giudeo che, aiutato da due soldati, si accinge a svestire il Redentore, mentre le sue vesti, per divino miracolo, vanno cascando a brandelli lasciandolo seminudo.
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