Ecce Homo
Gruppo originario scolpito dalla perfetta mano di Giuseppe Milanti. Come per la Flagellazione è il notaio Melchiorre Castiglione che nel marzo 1629 e precisamente il 21 marzo ad affidare il Mistere al ceto dei calzolai che tutt'oggi, unitamente ai calzaturieri, ne curano l'uscita..
L'opera fa la sua comparsa in processione il 1646. Nel 1986 il Cristaudo ha sottoposto il gruppo alla rimozione delle incrostazioni prodotte dal tempo e a qualche lieve restauro.
Il gruppo rappresenta quando Ponzio Pilato, non avendo trovato in Gesù colpa alcuna, lo presenta al popolo con le parole < Ecce Homo! > e si dice disposto a liberarlo, secondo l'usanza che impone in occasione della Pasqua di mandare assolto un condannato. Nel volto del Preside romano si leggono ansia, turbamento e indecisione. Mirabile è l'espressività dei personaggi riprodotta dall'autore; il volto sofferto di Gesù che l'autore ha saputo riprodurre nell'attimo in cui segnato dal dolore delle torture si appresta a compiere le sue ultime ore. Nel gruppo ciò che colpisce e suscita l'ammirazione è comunque la pregevole balconata d'argento, seguita dall'orafo Giuseppe Parisi nel 1854.
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