Giuseppe Mercalli e l'Atlantide italiana Isola fantasma Nerita Isola Ferdinandea.
Centro Ettore Majorana di Erice Terremoti.ingv.it Scala Mercalli (Cancani Sieberg) Richter Scala Mercalli - Richter - Le Misurazioni La scala Mercalli è ormai superata da quella che adopera valori oggettivi, la Scala Richter inventata da Charles Francis Richter nel 1935 Giuseppe Mercalli e l'Atlantide italiana Isola fantasma Nerita Isola Ferdinandea L'Atlantide italiana.L'Isola fantasma. A circa 30 Miglia a sud di Capo Granitola (Mazara Del Vallo - Campobello di Mazara) c'è un vulcano sottomarino che appare e scompare. La prima volta che è emersa è stato nel 10 avanti Cristo, l'ultima nel 1831. Poi è stata inghiottita. Ora l'isola Ferdinandea, starebbe per risorgere. In quel punto le acque ribollono e spesso si registra una scossa. L'Isola che non c'è ogni tanto c'è. L'ultima volta è apparsa oltre un secolo fa ed è stato subito un caso internazionale: i Borboni, la Gran Bretagna e la Francia se la contendevano ma, dopo pochi mesi, lei era salomonicamente sprofondata di nuovo negli abissi. Oggi il vulcano, che a intervalli irregolari diventa isola, sta nuovamente emergendo, a sud di Mazara del vallo: la sua cima è segnalata tra gli otto e gli ottanta metri di profondità sotto la superficie del mare. "Qualche piccola scossa ogni tanto la fa, fedelmente registrata dai nostri sensori sismografici, poi torna a dormire, cullata dalle acque del Mediterraneo" così dicono, il Sig. Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e il geologo di Arezzo che è l'antenna più sensibile puntata sull'Italia dei terremoti e dei vulcani. Nerita, l'Atlantide italiana sta risorgendo. E' lì che di tanto in tanto il mare "borbotta" e lascia tracce nei sofisticati apparecchi, (acchiappascosse) sismografi installati dall'Istituto di Geofisica di Roma, con la collaborazione del "Centro Ettore Majorana di Erice", prima a Pantelleria, nella chiesetta di Santa Maria di Lugeber che si specchia nel lago di Venere. Giuseppe Mercalli (1850-1914)sacerdote e famoso sismologo. Così Mercalli raccontò la nascita dell'isola che non c'è. "La terra tremava, il mare ribolliva. E odore di zolfo ovunque...". Il prete che inventò la scala dei terremoti ricostruì, mezzo secolo dopo, i primi giorni dell'Atlantide italiana."Un'effimera isoletta, sollevata da una forza meravigliosa, che nel 1831 improvvisamente apparve e scomparve nelle acque del Mediterraneo tra la Sicilia e l'Africa; la chiamarono, nel breve tempo della sua esistenza, con sette nomi. Gli italiani la chiamarono Nerita, Sciacca, Ferdinandea, Corrao. Gli inglesi la nominarono Graham o Hotham. Io ho adottato il nome di Giulia, perche ricorda il mese in cui nacque". Chi dedica attenzione alla onomastica dell'Atlantide italiana è un cronista d'eccezione: Giuseppe Mercalli, il padre della sismologia e della vulcanologia italiana ( Milano 1850 - Napoli 1914 ). Sacerdote, fu professore di mineralogia e geologia all'Università di Catania, e poi di vulcanologia e sismologia in quella di Napoli, città dove assunse nel 1911 la carica di direttore dell'Osservatorio vesuviano. Mercalli, al quale si deve la prima carta sismica d'Italia e una scala dei gradi sismici tutt'ora comunemente usata (la "Scala Mercalli", appunto), pubblica nel 1883 il libro Vulcani e fenomeni vulcanici in Italia dove riserva la storia d'apertura del capitolo dedicato alle eruzioni sottomarine proprio a lei, l'isola Ferdinandea. Della quale così racconta i primi momenti di vita. Durante il giugno 1831 i pescatori cominciarono ad avvertire un'insolita agitazione del mare; e segnatamente dal 22 al 29 si fecero sentire molte scosse nei territori della Sicilia occidentale e in tutto il mare tra la Sicilia e Pantelleria. Dal 2 al 4 luglio arrivò fino alle città della costa sud della Sicilia Occidentale un odore fetido, proveniente da sud, e i pescatori avvertirono che presso il Banco Nerita il mare ribolliva, mandava in gran lontananza odor solforoso, si faceva sempre più torbido e si ricopriva di materie galleggianti e di cadaveri di pesci. Evidentemente la bocca del vulcano era già spalancata e in forte attività sul fondo del mare, ma l'alta colonna d'acqua incombente impediva che si formasse, come nelle eruzioni subaeree, il pino vulcanico. Nel giorno 8 il capitano Trefiletti per primo vide l'acqua del mare, sollevata da una forza meravigliosa, formare una massa nera di 80 piedi di altezza. Mentre l'acqua rimaneva sospesa in aria, veniva lanciata a spruzzi da ogni parte irregolarmente, poi, ricadeva, nell'atto che da essa svolgevasi un nero e immenso nuvolone nero di fumo. Il fenomeno si ripeteva ad intervalli di 15, 20 e 30 minuti Salvatore Giannella Il sismologo MERCALLI - L'Atlantide italiana - Selinunte e l'isola che non c'è (dalla rivista OGGI - 02.02.2000) Mercalli (scala di),scala sismica che serve per valutare l'intensità di una scossa sismica su basi empiriche, cioè tenendo solo conto dei suoi effetti sulle cose e sull'ambiente. La scala di Mercalli originariamente considerava dieci diversi gradi di intensità; quella attualmente usata è stata modificata in modo da comprenderne dodici.Isola leggendaria posta nell'Oceano Atlantico, a Ovest delle colonne d'Ercole, di fronte allo Stretto di Gibilterra. Diversi autori, a partire dall'antichità, si sono ispirati ad A. nei loro racconti favolosi. Ne parlò per primo Platone nel Timeo e in Crizia, descrivendola come un'isola favolosamente ricca e con splendide città, dominio di Poseidone e dei suoi dieci figli, di cui il maggiore era Atlante. Giunta a dominare l'Asia e l'Africa, avrebbe subito il dominio solo degli Ateniesi e, per la crudeltà dei suoi abitanti, sarebbe stata inabissata nell'oceano da una catastrofe, nello spazio di un giorno e una notte (Pangea). Fino al XVIII sec. rimase viva la fiducia nell'esistenza dell'isola di A. Il mistero di A. è stato messo definitivamente a tacere dalla Teoria di Wegener (1912) sulla deriva dei continenti, che esclude la possibilità della sua esistenza. "Il mistero di Atlantide" di Peter Kolosimo Geogr. - Porzione di terraferma completamente circondata dall'acqua. Può essere situata in un oceano, mare, lago, laguna o fiume; le i. marine differiscono dai continenti solamente nell'ordine di grandezza; l'origine delle i. può essere dovuta a movimenti della crosta terrestre, erosione, vulcanismo, deposizione di materiali sedimentari, formazione madreporica. ║ I. coralline: costruzioni emergenti dal mare dovute al lento depositarsi di sali calcarei ad opera di corallari (madrepore). Sono tipiche dei mari caldi (Mar Rosso, Pacifico, ecc.) e se ampiamente sviluppate possono collegarsi fra loro e dare luogo ad estesi sbarramenti detti barriere coralline. ║ I. di erosione: particolare tipo di i. che si determinano, se rocciose, quando un nucleo di rocce più resistenti è contornato da rocce più tenere. L'ondazione o l'erosione fluviale possono allora distruggere le seconde e rispettare le prime, che danno luogo ad i. Si chiamano pure così quelle formate dai materiali alluvionali nel letto dei fiumi a grande alveo, che erodono i terreni di trasporto laterali, lasciando inalterati quelli determinanti l'i., che così emerge sempre più distintamente. ║ I. vulcaniche: formazioni vulcaniche emergenti dal mare talora con coni regolari nei quali si aprono crateri tipici; le più estese sono dovute alla sovrapposizione e all'accumulo di grandi colate laviche, come quelle che formano in gran parte l'ossatura dell'Islanda. - Dir. - Le i. che si formano nel letto dei fiumi e dei torrenti appartengono al demanio pubblico. Se però la loro formazione è avvenuta per avulsione ovvero per distacco da un fondo, il proprietario del fondo ne conserva la proprietà. ║ Fig. - Territorio che si distingue per particolari caratteri linguistici (i. linguistica), razziali (i. etnica) o etnografici (i. etnografica) da tutti quelli che lo circondano. - Urban. - Tratto di suolo stradale rialzato, in mezzo a una via o a una piazza; è isolato, per facilitare il transito pedonale da un marciapiede all'altro o posto alle fermate dei tram, filobus, autobus; oggi detto salvagente. - Mar. - Nella costruzione navale mercantile, sovrastrutture separate fra loro, come casseri, tughe, ecc. ║ Nave a tre i.: tipo di nave mercantile, molto diffuso, con castello, cassero centrale e cassero di poppa. ║ Nella costruzione navale militare, speciale sovrastruttura, finora fissa, disposta sul ponte di volo delle navi portaerei, di lato, in modo da non ingombrare le manovre degli aerei: nell'i. sboccano i fumaioli e si trovano il ponte di comando e spesso le artiglierie principali. ║ Nella pesca, i. delle reti: parte della tonnara, costituita da un rettangolo sottomarino di reti, diviso da altre parti in camere. - Embr. e Anat. - Piccoli ammassi cellulari a struttura omogenea, incorporati in tessuti diversi (ad esempio: le i. di Langerhans del pancreas e le i. di Wolff che danno origine ai vasi sanguiferi); anche porzioni di un organo a contorni ben circoscritti (per esempio: l'i. di Reil, nell'emisfero cerebrale). (dal greco phántasma, der. di phantázomai: apparire). Detto anche spettro o spirito, il f., nel suo significato più ristretto, è l'immagine di una persona defunta che si rende visibile ai viventi, sotto una forma incorporea. Generalmente si ritiene che la visione dei trapassati sia rievocata dalla fantasia sovraeccitata e interpretata come realtà. Oggi, dei f., come fenomeno risultante da un insieme di credenze o di fatti, si occupa la metapsichica (parapsicologia) anche perché la loro apparizione può essere riallacciata alla trascendente aspirazione dell'uomo a una vita ultraterrena, nel mondo dell'aldilà. Le storie di f. erano già abbastanza comuni all'epoca dei Greci e dei Romani. Presso i Greci i f. non sono descritti come esseri capaci di incutere terrore - e ciò è in stretto rapporto con la loro concezione cosmogonica dell'aldilà. Così pure nel mondo romano nel quale, tuttavia, il senso del mistero e delle potenze occulte influisce notevolmente rendendo già più terrificante ogni apparizione ultraterrena. Anche gli Ebrei credevano nei f.; la Bibbia parla dell'apparizione dello spettro di Samuele al re Saul. Il Medioevo è tuttavia il periodo più adatto al fiorire di storie di f. e gli spettri sono di casa anche durante il Rinascimento, specialmente nei Paesi nordici (Scandinavia, Scozia, ecc.). Sbocciano leggende intramontabili tali da spingere lo stesso Shakespeare a scriverne nell'Amleto o da ispirare l'ignoto autore del Vascello fantasma. Meno si crede ai f. nel secolo dei lumi, il Settecento; e in quello successivo, prima il Razionalismo preferì addirittura non occuparsene, poi il Romanticismo, che invece alimentava la credenza nei f. in quanto parto della fantasia, li riportò alla ribalta. Storie di f. si narrano tuttora fra i popoli primitivi per i quali gli spettri si fondono spesso con l'idea del tabù. I f. rappresentarono sempre un tema ricorrente nella letteratura, fin da Omero o Menandro. All'età antica appartengono i f. di Tantalo, gli spettri di cui parlano gli ospiti di Trimalcione nel Satyricon e la "casa degli spiriti" descritta da Plinio il Giovane. Dell'epoca medioevale sono i f. di Ser Lo il filosofo (Passavanti) e del boccaccesco "carbonaio di Niversa". Più tardi ecco il f. del bimbo di Canace (Sperone Speroni), gli spettri di Shakespeare (l'ombra di Banco e quella del padre di Amleto). Il Gryphius, nel '600, scrisse una commedia intitolata Lo spettro innamorato; del '700 sono Le notti romane di P. Verri in cui abbondano i f. E più tardi scrivono di f. Young, Macpherson, Gray, Tieck, Novalis e lo stesso Heine. Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. Sismologo e vulcanologo italiano. Laureato in Scienze naturali, successe nel 1911 a R. Matteucci nella direzione dell'Osservatorio Vesuviano. Acquistò fama soprattutto per i suoi studi di vulcanologia e sismologia; a lui si devono relazioni su terremoti avvenuti in Italia e all'estero e numerosi studi sui fenomeni vulcanici dello Stromboli, di Vulcano e del Vesuvio. Compilò la prima carta sismica d'Italia; tra le sue opere ricordiamo, in particolare, I vulcani attivi della Terra (1907) (Milano 1850 - Napoli 1914). ║ Scala M.: scala utilizzata per misurare l'intensità di un terremoto in una data località. I diversi gradi che la compongono sono stabiliti in relazione ai danni prodotti dal sisma sugli edifici e sull'ambiente naturale. Suddivisa originariamente in 10 gradi, nella versione attualmente in uso (chiamata di M.-Cancani-Sieberg) si presenta composta da 12 gradi. Isola vulcanica che emerse, nel 1831, tra la Sicilia e l'isola di Pantelleria. Rimase invisibile per 6 mesi, poi riapparve, per pochi giorni, nel 1863. Fu detta anche Isola Julia. Ridotta ad uno scoglio dall'erosione delle acque, oggi non ne rimane che un banco sottomarino, detto banco di Graham. Capo della costa occidentale della Sicilia, a Sud-Ovest della provincia di Trapani. Centro in provincia di Trapani, 52 km a Sud del capoluogo; sorge a 8 m s/m., alla foce del torrente Mazaro. Agricoltura (uva, olivi, cereali, foraggi); industria (alimentare, delle costruzioni navali, dei materiali da costruzione, dei mobili); porto peschereccio; giacimenti di gas naturale. 52.035 ab. CAP 91026. - St. - Di origine molto antica, fu un importante centro commerciale conteso tra Greci, Elimi e Fenici per la sua posizione strategica. Nel 409 a.C. la città fu conquistata dai Cartaginesi e successivamente cadde nelle mani dei Romani. Decaduta a partire probabilmente dall'età imperiale, fu occupata dai Saraceni nell'827. Nel 1075 venne conquistata dai Normanni e nel 1093 la cattedrale, edificata dal conte Ruggero il Normanno, divenne sede vescovile. Nel 1097 ospitò il primo Parlamento normanno in Sicilia. Rimase quasi sempre città demaniale, anche se per brevi periodi divenne feudo dei Peralta, dei Cabrera, dei Cardona. Fu per otto secoli il capoluogo della provincia di Val di Mazara fino a quando, nel 1817, il suo ruolo fu assunto da Trapani. - Arte - La città conserva numerose testimonianze architettoniche di epoca normanna: all'XI sec. risalgono la doppia cerchia di mura, i resti del castello e la cattedrale (poi rifatta in stile barocco); la chiesa di San Nicolò Regale è del XII sec. Di stile barocco sono le chiese di Santa Caterina, San Michele, Santa Veneranda, San Francesco, Sant'Ignazio, gli edifici del collegio dei Gesuiti, del seminario dei chierici, del palazzo vescovile e di quello dei Cavalieri di Malta. Centro in provincia di Trapani, a 110 m s/m., sulla destra del fiume Modione. Prodotti agricoli (olive, uva, cereali, mandorle, ortaggi, frutta); allevamento (ovini, bovini); artigianato del sughero. 12.449 ab. CAP 91021. Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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