Isola (8,1 kmq; 1.188 ab.) del Mar Tirreno, al
largo delle coste settentrionali della Sicilia, in provincia di Palermo,
distante 52 km dal capo di Gallo. • Geogr. - Di origine vulcanica, l'isola
ha coste alte e scoscese, forma ellittica, ed è tagliata in due sezioni
da una catena collinare che raggiunge la massima altezza nel Monte Guardia dei
Turchi (238 m). Il clima è mite e ventoso. • Econ. - Le principali
risorse economiche sono rappresentate dal turismo, dall'agricoltura (viti e
alberi da frutto) e dall'artigianato. • St. - Colonizzata forse dai
Fenici,
U.
rimase probabilmente disabitata sino alle guerre tra
Siracusa e Cartagine (V sec. a.C.), mentre durante il dominio romano vi si
stabilì una colonia. In epoca medioevale, nel corso della dominazione
araba della Sicilia, l'isola fu rifugio e scalo di navigli arabi e della
Barberia che nei secc. XIV-XVIII ne fecero una base di appoggio per le proprie
azioni di pirateria. Falliti alcuni tentativi di insediamento stabile di coloni
siciliani (1737 e 1761), i Borboni provvidero alla fortificazione di
U.
che ospitò infine un gruppo di abitanti provenienti dalle Eolie. Terra di
confino durante il Fascismo, nel giugno 1980 l'isola fu scenario
dell'inabissamento di un velivolo di una compagnia aerea italiana che, esploso
in volo, provocò la morte di 81 persone.