(dal latino
ultimus, der. di
ultra:
al di là, oltre). Che si colloca dopo tutti gli altri in una serie
successiva:
l'u.
giorno della settimana. ║
Dare
l'u.
mano: dare la passata finale di vernice o perfezionare un
lavoro. ║ Al plurale, di cose o persone che precedono immediatamente
quelle che chiudono la serie:
gli u.
giorni di lavoro prima delle
vacanze. ║ Che temporalmente viene dopo tutti gli altri, definitivo:
non è detta l'u.
parola. ║ Iron. -
Le u.
parole famose: parole pronunciate in maniera perentoria e definitiva, ma
clamorosamente smentite dai fatti. ║ Estremo (
le u.
volontà: le disposizioni testamentarie;
esalare l'u.
respiro: morire). ║ Il più recente:
le u.
notizie. ║
Vestire all'u.
moda: vestire secondo le
più recenti tendenze della moda. ║
All'u.
momento:
allo scadere del tempo prefissato o disponibile. ║
U.
scorso
(
u.
s.): nel linguaggio commerciale, burocratico, indica che si
tratta del mese o del giorno più prossimo nel passato. ║
Quest'u.: di cosa o persona appena nominata insieme a un'altra, per
evitare ripetizione (
Maria e Laura sono entrambe sposate;
quest'u.
ha anche dei figli). ║ Che si trova nella parte
più remota, marginale:
le u.
propaggini delle Alpi Retiche.
║ Il più lontano nel tempo passato (per estensione, fondamentale,
principale:
Dio è la causa u.
del mondo). ║ Il
più lontano nel tempo futuro:
fino agli u.
discendenti.
║ Di persona o cosa che si trascura, che si pospone alle altre:
gli
amici sono l'u.
sua preoccupazione. ║
Non u.: non il
meno importante. ║
L'u.
ruota del carro: persona che in un
gruppo ha minimo peso. ║ Di persona, di fatto, ipotetico o avvenuto, che
è il più lontano dal proprio pensiero:
l'u.
che ci
aspettavamo di incontrare era lui. ║ In una scala di valori, massimo,
supremo:
Dante ha toccato le u.
vette della poesia. ║
Persona o cosa che viene dopo tutti gli altri:
l'u.
dell'anno.
║ Fig. -
L'
u.
arrivato: il meno capace.
║ Momento, punto estremo (
da u.: alla fine;
in u.: verso
la fine;
all'u.: alla fine;
fino all'u.: fino all'
u.
momento, fino in fondo).