Film italo-francese del 1972,
diretto da B. Bertolucci. Interpreti principali: M. Brando, M. Schneider, J.-P.
Léaud, M. Girotti. Paul (Brando), un americano di mezz'età
residente a Parigi, ha appena perso la moglie, suicidatasi nel loro
appartamento. Mentre gira per la capitale francese alla ricerca di un nuovo
posto dove sistemarsi, incontra Jeanne (Schneider), giovane parigina di famiglia
borghese, alla vigilia delle nozze. Attratti l'uno dall'altra, i due si
ritrovano in un appartamento vuoto del quartiere bene di Passy e per tre giorni
vi si recano per alcuni incontri sessuali effettuati senza conoscere nulla l'uno
dell'altra. Paul però, alla ricerca di una ragione d'esistere dopo la
morte della moglie, si apre a Jeanne raccontandole di sé e chiedendole di
fare altrettanto. Jeanne, contraria a qualsiasi personalizzazione della loro
relazione, fugge dalla casa inseguita dall'uomo che, nell'inutile tentativo di
attirarla a sé, troverà la morte. Film scandalo alla sua uscita,
condannato al rogo e riabilitato solo nel 1987, vuole essere un atto di denuncia
della solitudine e della distanza esistente tra i sessi nella società
contemporanea. Scritto dal regista, in coppia con Franco Arcalli, è
corredato di personaggi secondari, a volte superflui, il cui spessore appare
ancora più ridotto dalla forte presenza scenica e dalla profondità
interpretativa di un Brando tragico e malefico. Dal punto di vista tecnico,
sapiente l'uso delle luci di Vittorio Storaro e quello della macchina da presa
perennemente in movimento, così da legare luoghi e personaggi.