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Uzbekistàn.

Stato (447.400 kmq; 26.467.000 ab.) dell'Asia centro-occidentale. Confina a Ovest e a Nord con il Kazakistan, a Est con il Kirghizistan e il Tagikistan, a Sud con l'Afghanistan e il Turkmenistan. Capitale: Taškent. Città principali: Samarcanda, Namangan, Andižan, Buchara. Ordinamento politico: Repubblica presidenziale. Capo dello Stato e dell'Esecutivo è il presidente della Repubblica, che viene eletto a suffragio universale diretto con mandato di cinque anni e ha facoltà di nominare e presiedere il Gabinetto dei ministri, in cui è prevista anche la figura del primo ministro. Il potere legislativo è affidato all'Assemblea suprema, che consta di 250 membri, eletti a suffragio universale, con mandato di cinque anni. Moneta: sum. Lingua ufficiale: uzbeco; si utilizza anche il russo. Religione: musulmana sunnita. Popolazione: è formata prevalentemente da Uzbechi (72%). I Russi costituiscono la minoranza più consistente (8%); altre minoranze sono rappresentate da Tagichi, Kazachi, Tatari, Karakalpaki. La densità di popolazione presenta un valore medio inferiore ai 50 ab./kmq; si passa da una densità inferiore a 1 ab./kmq nella Repubblica Autonoma dei Karakalpaki ai valori compresi tra 150 e 300 ab./kmq delle regioni di Fergana, Samarcanda e Taškent. Nonostante la prevalenza dell'insediamento rurale, la popolazione urbana costituisce il 40% del totale.

GEOGRAFIA

Morfologia: all'interno dell'U. si possono individuare due regioni principali, quella nord-occidentale e quella sud-orientale. A Nord-Ovest si estendono la pianura dei Karakalpaki e la steppa del Kyzylkum; nella parte meridionale di questa regione, tra la zona della steppa e i deserti del Karakum e dell'Ustjurt, si interpone la vallata dell'Āmū Daryā. Nella parte sud-orientale del Paese si estende, invece, una regione in gran parte montuosa (il suo confine orientale è segnato dalle catene del Tian Shan, dell'Alai, del Pamir). ║ Idrografia: i principali fiumi dell'U. sono l'Āmū Daryā, il Sīr Daryā (che bagna, a Est, la pianura della Fergana) e lo Zeravšan; quest'ultimo, nella pianura di Samarcanda, alimenta un cospicuo numero di canali d'irrigazione, che svolgono un ruolo importante per l'agricoltura. Il Lago d'Aral, che si estende nel Nord dell'U., è afflitto da notevoli problemi di carattere ecologico, causati dagli eccessivi prelievi d'acqua subiti dai suoi immissari, l'Āmū Daryā e il Sīr Daryā. ║ Clima: la regione nord-occidentale del Paese, battuta da venti violenti, è caratterizzata da un clima continentale arido, con marcate escursioni termiche annue (si passa dai -29 °C di gennaio ai +45 °C estivi). I caratteri continentali del clima si presentano meno marcati nelle valli fluviali e sui rilievi. ║ Flora: le differenti caratteristiche climatiche si rispecchiano nei diversi tipi di vegetazione: nelle zone di montagna, per esempio, prevalgono i pascoli estivi e le piante di tipo alpino.
Cartina del Turkmenistan e dell'Uzbekistan


ECONOMIA

L'U. ha conosciuto, negli ultimi anni, non diversamente dagli altri Paesi ex sovietici, le difficoltà e i problemi legati al passaggio a un nuovo assetto politico-economico. L'agricoltura annovera tuttora oltre il 40% della forza-lavoro; nel settore primario si ricorre per lo più allo sfruttamento intensivo (grande importanza ha l'irrigazione artificiale). Per quanto riguarda le colture, si registra l'assoluta prevalenza del cotone (che occupava quasi 9/10 dei terreni coltivati nei primi anni Ottanta); questa insistenza su una sola coltivazione ha provocato problemi di un certo rilievo, come la riduzione delle rese (a causa dello sfruttamento intensivo e delle malattie dovute alla monocoltura) e la larga dipendenza dell'U. dall'esterno per i generi alimentari. Altre colture presenti nel Paese sono il riso, la canna da zucchero, la frutta, gli ortaggi (nelle zone irrigue), i cereali (nelle zone non irrigue). Nell'allevamento il numero degli ovini supera quello dei bovini. Significative sono le produzioni di lana, seta, astrakan. Le principali risorse del sottosuolo sono gas naturale e petrolio, cui si aggiungono lignite, oro, zinco, tungsteno, piombo, uranio, molibdeno. La produzione di energia elettrica è basata sullo sfruttamento dei corsi d'acqua. L'attività industriale si articola nei settori meccanico, chimico, petrolchimico, tessile, alimentare, della carta, del cemento. Particolare importanza ha la produzione di macchinari per l'agricoltura. La bilancia dei pagamenti fa registrare un saldo passivo. La rete delle comunicazioni presenta uno sviluppo soddisfacente soltanto nella parte orientale del Paese.

STORIA

L'U., in precedenza parte integrante del Turkestan, fu costituita come Repubblica socialista autonoma nel 1924; l'anno seguente venne federata all'Unione Sovietica. La nuova Repubblica comprese, fino al 1929, anche la Repubblica autonoma del Tagikistan; nel 1936 fu incorporata nel territorio dell'U. la Repubblica autonoma dei Karakalpaki. Nel 1930 la capitale era stata trasferita da Samarcanda a Taškent. L'U. proclamò l'indipendenza nell'agosto 1991 (indipendenza ratificata da un referendum nel dicembre dello stesso anno), in seguito al fallito colpo di Stato contro il Governo di Mosca. Dal 1989 il Paese è stato attraversato da contrasti di carattere etnico e religioso, che hanno offerto al regime il destro per una politica ancora più autoritaria. A dispetto del multipartitismo introdotto nel 1992, le opposizioni dispongono di limitati spazi di manovra e lo scenario politico è largamente dominato dal Partito democratico popolare dell'U. (PDPU), erede del Partito comunista, e in particolare dal suo leader I. Karimov, presidente della Repubblica dal 1990, confermato nella carica, nel 1995 e nel 2000. Nel 2000 e nel 2001 l'U. continuò a essere accusato di violazione dei diritti umani e di uso esteso della tortura. Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 contro le Torri Gemelle e il Pentagono e l'avvio dell'operazione «Libertà duratura», il Paese assunse un ruolo determinante nelle operazioni militari contro l'Afghanistan: Taškent mise infatti a disposizione degli Stati Uniti il suo spazio aereo e la base meridionale di Kagaita, al confine con l'Afghanistan. In cambio ricevette aiuti per 100 milioni di dollari da destinarsi a scopi militari e di sicurezza. Nel gennaio 2002 Karimov vinse con una larga maggioranza un referendum in base al quale l'incarico presidenziale passava da cinque a sette anni.