Generale e uomo politico argentino.
Proprietario terriero, federalista convinto, fu sostenitore di J.M. de Rosas
(V. ROSAS, JUAN MANUEL DE). Nel 1841 venne
nominato governatore della provincia di Entre Ríos, dove operò
contro il centralismo di Rosas a discapito delle province argentine. Ottenuto il
sostegno dei
caudillos provinciali argentini, dei liberali uruguaiani e
del Brasile (in entrambi i casi in aperta opposizione contro l'ingerenza di
Rosas in Uruguay), nel 1851
U. riuscì, battendo il generale M.
Oribe, a liberare Montevideo da nove anni di assedio. Il 3 febbraio 1852 Rosas
venne definitivamente sconfitto a Caseros e
U., dopo la promulgazione di
una nuova Costituzione di stampo federalista modellata su quella statunitense,
venne nominato presidente della Confederazione argentina, alla quale mancava la
provincia di Buenos Aires, fedele al passato regime. Il suo impegno lo
portò al potenziamento dell'istruzione pubblica, dei trasporti e alla
stipulazione di accordi con Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia per regolare la
navigazione commerciale da e verso i porti argentini. Nel 1860 venne sostituito
da S. Derqui e nominato comandante in capo dell'esercito confederale. Sconfitto
da B. Mitre, a capo delle forze di Buenos Aires, nella battaglia di Pavón
(17 settembre 1861), fu posto nuovamente a capo delle forze armate argentine nel
1865, carica che mantenne durante tutta la guerra con il Paraguay, fino al 1868,
quando fu nuovamente nominato governatore di Entre Ríos. Morì
assassinato da seguaci di un avversario politico (Arroyo de la China, Entre
Ríos 1800 - San José, Entre Ríos 1870).