Chim. - Estere etilico dell'acido carbammico, di
formula generale H
2NCOOC
2H
5. Cristallo
incolore, solubile in acqua, in alcool ed etere, viene sintetizzato sfruttando
l'azione dell'ammoniaca sul cloroformiato di etile, per ammonolisi del
dietilcarbonato e per reazione tra urea (o nitrato di urea) e alcool etilico. Ha
proprietà anestetiche agendo da inibitore nella crescita degli enzimi:
per esempio viene usato sulle cavie da laboratorio per bloccarne la respirazione
cellulare attraverso una riduzione indotta del citocromo. La sua azione
citostatica rallenta anche il normale sviluppo dei tessuti animali e vegetali.
In passato ha trovato impiego nel trattamento leucemico, senza ottenere
risultati significativi. Le principali applicazioni terapeutiche dell'
u.
sono date dalle sue virtù antipiretiche, diuretiche, antisettiche,
antielmintiche. Tra i suoi derivati farmaceutici più diffusi si
annoverano il metiluretano (CH
3HNCOOC
2H
5) e il
feniluretano (C
6H
5HNCOOC
2H
5).
Nell'industria l'
u. viene impiegato come diserbante, funghicida,
plastificante, antiossidante e stabilizzante. ║
U. o
carbammati: nome generico dato agli esteri dell'acido carbammico, di
formula generale H
2NCOOR (dove R è un radicale alchilico).
Essi sono ottenuti per sostituzione degli atomi di idrogeno del gruppo amminico
con altri radicali alchinici. La loro sintesi può avvenire anche facendo
reagire gli isocianati con composti contenenti gruppi ossidrilici oppure per
degradazione delle ammidi. Quando un isocianato polifunzionale si combina con
gli alcool polivalenti si ottengono i cosiddetti
poliuretani.