Antica città sumerica della Bassa Mesopotamia, che
sorgeva nel luogo dell'attuale al-Muqayyar, nell'Iraq meridionale, 15 km a
destra del fiume Eufrate. • St. - Abitata fin dal IV millennio a.C., la
città
fu rasa al suolo da una piena dell'Eufrate; successivamente
riedificata, conobbe un periodo di grande prosperità sotto la prima
dinastia
U. (2500-2350 a.C.), con la cui fondazione a opera di
Mesannipadda ebbe praticamente inizio la storia sumerica. Con l'esaurirsi della
I dinastia, la città perse la sua posizione di preminenza e
attraversò un periodo di crisi, durante il quale venne sottomessa da
Lagash.
U.
si risollevò solamente sotto Ur-Nammu, che
fondò la III dinastia (2050-1950 a.C.) e la pose alla testa della
rinascita sumerica. In questo periodo, che segnò il massimo splendore
della città, i sovrani fecero proprie nuove concezioni politiche e
assunsero il titolo di “re di Sumer e di Accad”, appartenuto fino a
quel momento ai monarchi dell'Impero sargonico. Sottomessa dai Neobabilonesi, la
città, ormai in declino, visse un ultimo periodo di relativo splendore
sotto Nabucodonosor II e Nabonido; conquistata successivamente dai Persiani,
sopravvisse fino alla metà del V sec. d.C., allorché decadde
irrimediabilmente anche a causa di una nuova piena dell'Eufrate. •
Archeol. - Rinvenuta nel 1854, la città fu identificata fin dall'inizio
con “
U.
dei Caldei”, menzionata dalla Bibbia come il
luogo natale di Abramo. I primi scavi furono compiuti nel 1919, ma solo tra il
1922 e il 1935 vennero alla luce le sue grandiose rovine. I più antichi
strati rinvenuti, risalenti alla fase preistorica di Al-Ubayd, contenevano
ceramiche decorate con figure geometriche, strumenti in pietra e, soprattutto
all'interno delle tombe, statue in terracotta di piccole dimensioni,
raffiguranti fanciulle svestite intente ad allattare. Nello strato successivo fu
ritrovato esclusivamente fango alluvionale (ciò fu addotto a prova della
veridicità del mito del diluvio sumerico tramandato dalla Bibbia). I
resti dei livelli di scavo seguenti comprendevano ceramica rossa ed elementi
architettonici, tra cui una ziqqurat e un cimitero con tombe sovrapposte,
risalenti alla fase di Gemdet-Nasr. A quest'ultima seguì il periodo
protodinastico, al quale appartiene l'imponente necropoli reale, costituita da
oltre 1.800 tombe di re e principi. Sotto la III dinastia furono ricostruite le
mura della città, devastate da Sargon di Accad, e fu intrapresa la
creazione di una nuova ziqqurat sulle fondamenta di quella preesistente della I
dinastia.