Stats Tweet

Uovo.

Gamete femminile formato da una cellula, contenente materiali nutritivi di riserva necessari per lo sviluppo dell'embrione. Di forma elissoidale o sferica, l'u. germina nell'ovario e presenta dimensioni e composizione variabili con la specie. ║ U. di animali ovipari espulso prima dello sviluppo dell'embrione. ║ In senso assoluto, indica l'u. di gallina, commestibile e con un alto potere nutritivo. ║ Pelle dell'u.: sottile membrana biancastra che riveste l'interno del guscio. ║ Fig. - Tela finissima da biancheria. ║ Bianco o chiara dell'u.: l'albume. ║ Rosso d'u.: tuorlo. ║ Per estens. - Qualunque oggetto di forma sferica o elissoidale che ricordi quella dell'u. U. da rammendo: globo di legno o di pietra dura che, introdotto nelle calze, agevola il rammendo. ║ U. da tè: contenitore metallico di forma ovale, composto da due pezzi avvitabili l'uno all'altro e forati; riempito di foglie di tè viene immerso in infusione nell'acqua. ║ Fig. - L'u. di Colombo: di soluzione che, nella sua semplicità, districa un problema giudicato insolubile. L'espressione si collega a un aneddoto su C. Colombo il quale pose un u. ritto, cosa che nessuno era stato in grado di fare, solo schiacciandone leggermente una sua estremità. ║ Fig. - Cercare il pelo nell'u.: V. PELO. ║ Fig. - Pieno come un u.: V. PIENO. ║ Fig. - Rompere, guastare le u. nel paniere: V. PANIERE. ║ Fig. - È come bere un u.: detto di impresa facile e veloce da realizzare. ║ Fig. - Meglio un u. oggi che una gallina domani: è meglio ricercare e ottenere qualcosa di modesto, ma immediatamente raggiungibile, che un oggetto vago anche se più appetibile. ║ Fig. - Gallina che canta ha fatto l'u.: sovente chi parla per primo per difendersi da un accusa o incriminare altri è il vero colpevole. ║ La gallina dalle u. d'oro: fonte di facili e ripetuti guadagni. ║ Fig. - Testa d'u.: con accezione ironica o spregiativa, intellettuale. ║ Olio d'u.: olio ricavato dai tuorli d'u. e impiegato nella pittura a tempera per ottenere colori più brillanti. • Alim. - L'u. più sfruttato nell'industria alimentare è quello di gallina, mentre usi più circoscritti hanno le u. di oca, faraona, anatra, tacchino, quaglia e struzzo. L'u. di gallina, nella fattispecie, è costituito da un guscio calcareo, bianco-giallognolo o bruno-rossiccio, fine, fragile e poroso formato essenzialmente da carbonato di calcio, e, in misura minore, da carbonato di magnesio, fosfato di calcio e sostanze organiche. Lungo la superficie interna del guscio è presente una membrana composta di due pellicole, una delle quali avvolge l'involucro calcareo e l'altra l'albume. La camera d'aria dell'u. fresco è piuttosto limitata, aumentando di volume con l'invecchiamento dell'u. per l'ingresso dell'aria attraverso il guscio. L'albume è composto da proteine, carboidrati e minerali che coagulano al calore, assumendo l'aspetto di una massa bianca. Il tuorlo, di colore giallo o rosso-arancio, è rivestito da un'ulteriore membrana che lo separa dall'albume, ed è formato da sali minerali, fosfolipidi e proteine le cui qualità nutritive si mantengono approssimativamente inalterate per sei mesi se sottoposte a una refrigerazione di 1°C al 90% di umidità relativa. La produzione e commercializzazione delle u. sono soggette a diverse norme (regolamento CEE 1907/90 e seguenti e 1274/91 e seguenti; d. lgs. 4-2-1993, n.65, ecc.): le u. sono infatti classificate secondo le categorie di massa e qualità e inquadrate nelle classi A (fresche e extrafresche), B (di seconda qualità o conservate), C (declassate idonee all'industria alimentare); quelle che non soddisfano i requisiti delle classi precedenti sono destinate a usi speciali (industria conciaria, della carta, preparazione dei cosmetici, ecc. ). ║ U. à la coque: scottato in acqua bollente per uno o due minuti. ║ U. bazzotto: cotto da quattro a cinque minuti, ma col tuorlo ancora tenero. ║ U. sodo: lasciato cuocere per una decina di minuti, affinché tuorlo e albume solidifichino. ║ U. in camicia o affogato: cotto senza guscio in acqua bollente. ║ U. sbattuto: frullato, montato con la frusta o frullino. ║ U. all'ostrica: il solo rosso crudo, con limone e sale. ║ U. al tegame o all'occhio di bue: fritto con burro e olio, senza rompere il tuorlo. ║ U. strapazzato: sbattuto e fritto in padella. ║ Pasta all'u.: pasta alimentare nella quale vengono aggiunte u. ║ U. pasquale o di cioccolata: dolce a forma di u., costituito da un guscio di cioccolato di dimensioni variabili che racchiude generalmente una sorpresa; viene regalato nel corso delle festività pasquali. • Biol. - Dall'ovaio femminile, dove si attua la germinazione, le cellule u. capostipiti si spostano verso le gonadi e diventano ovogoni; successivamente a mitosi ripetute, questi ultimi diventano ovociti primari, rimanendo in tale stato, per un periodo variabile a seconda della specie, da alcuni giorni a diversi anni. Durante questo lasso di tempo gli ovociti primari sviluppano i rivestimenti esterni (composti di molecole glicoproteiche secrete dall'u. stesso) e i granuli corticali, immagazzinando ribosomi, RNA messaggero, tuorlo, glicogeno e lipidi. La parte del rivestimento immediatamente a contatto con la membrana plasmatica (involucro primario) è detta zona pellucida nei mammiferi e membrana vitellina negli altri animali. La maturazione si realizza con la maturità sessuale: con la prima divisione meiotica, il citoplasma si scinde assimetricamente generando un ovocita secondario e un globulo polare o polocita. Durante la seconda divisione meiotica, l'ovocita secondario si separa per generare l'u. maturo e un ulteriore globulo polare; l'u. lascia quindi l'ovaio (ovulazione) per l'intervento di sostanze ormonali. L'accrescimento della cellula u. è determinato dall'attività di sintesi di cellule accessorie dell'ovaio: le cellule nutrici per gli invertebrati e quelle follicolari, tipiche di alcuni vertebrati, le quali cedono all'u. i precursori delle molecole che l'u. sarà poi in grado di sintetizzare da solo. Le riserve nutritive della cellula u. vengono quindi immagazzinate nel tuorlo o vitello, ricco di sostanze proteiche e racchiuso da formazioni particolari dette granuli o placchette vitelline. Nell'u. fecondato la posizione e la massa del tuorlo determinano la polarità dell'embrione (antero-posteriore, dorso-ventrale, medio-laterale). A fecondazione avvenuta, i granuli corticali, con un processo di esocitosi, rilasciano il loro contenuto, provocando una modificazione nel rivestimento dell'u. e impedendo l'ingresso di altri spermatozoi. • Etn. - U. benedette: u. variamente colorate, benedette dal sacerdote nel giorno di Pasqua e che vengono poi consumate durante il pranzo dello stesso giorno. • Sport - Posizione a u.: nella discesa libera, posizione raccolta dello sciatore assunta per diminuire la resistenza dell'aria. Si raggiunge portando il busto approssimativamente parallelo al terreno, piegando le ginocchia e stringendo i bastoncini sotto le ascelle, mentre le mani vengono accostate al viso. • St. delle rel. - Il significato simbolico connesso all'u., per la sua natura di ente in divenire e di contenente solido (guscio) delimitante un contenuto fluido e indistinto ma contemporaneamente differenziato (tuorlo e albume), venne raccolto in cosmogonie elaborate da civiltà diverse. Nella Grecia antica, l'immagine della divinità racchiusa nell'u., Phanes, si collega alle teogonie fenicie dalle quali deriva la stessa idea di u. cosmico. Di ambito greco-orientale è l'immagine della rottura dell'u. come momento iniziale della fondazione di cielo e Terra; a tale concetto fanno inoltre riferimento il pensiero vedico, il Taoismo e la cosmogonia giapponese. Tra le dottrine zoroastriane, l'u. appare quale copia del mondo già strutturato o come immagine della sua sfericità, dove il guscio rappresenta il cielo che avvolge la Terra.
Struttura dell'uovo di gallina (nel riquadro) e fasi del suo sviluppo