Proprietà di quanto è in se stesso
compiuto, uno e indivisibile:
l'u.
di Dio.
║ Il
formare un tutto unico, organico e omogeneo di più parti strettamente
collegate tra loro:
l'u.
socialista.
║ L'unione
politica di un popolo in un unico Stato, e anche la coscienza dei cittadini di
uno stesso Stato di costituire un unico popolo:
le guerre per l'u.
d'Italia.
║ Fig. - Convergenza, identità di pensiero e
di azione tra due o più persone:
tra i membri della sua famiglia non
c'è u.
di vedute.
║ Di opera letteraria,
artistica, ecc., l'armonica corrispondenza d'ispirazione e forma fra le sue
diverse parti, che formano un tutto organicamente unitario:
un romanzo privo
di u.
stilistica.
║
U.
dei poemi omerici:
l'attribuzione della paternità dell'
Iliade e dell'
Odissea
al medesimo autore. ║ Ciascuno degli elementi, delle parti o dei
raggruppamenti, tra loro uguali, che costituiscono una serie, una classe, un
organismo, ecc. ║ Fig. -
U.
di misura: elemento assunto a
termine di confronto, a criterio di valutazione in un dato ambito. • Mat.
- Il numero reale uno, base della numerazione. L'
u. gode delle seguenti
proprietà: è l'elemento neutro rispetto alla moltiplicazione,
cioè tale che
1 · a = a · 1 = a per ogni numero reale
a; l'inverso dell'
u. è l'
u.; più in generale,
tutte le potenze dell'
u., con esponente positivo o negativo, coincidono
con l'
u. stessa. Il concetto di
u. può essere introdotto
anche in insiemi di elementi astratti, in modo da salvaguardare le
proprietà fondamentali sopra enunciate. In particolare, in un insieme in
cui sia definita un'operazione di composizione tra i suoi elementi, indicata per
semplicità con il nome di
moltiplicazione e denotata con il
simbolo ·, si definisce
u.
o
elemento neutro,
1, ogni elemento
u indifferente rispetto a questa operazione,
cioè tale che
u · a = a · u = a per ogni elemento
a
appartenente all'insieme. Se, poi, si ha soltanto
u · a = a o
a · u = a qualsiasi sia
a, l'elemento
u viene detto,
rispettivamente,
u.
sinistra o
u.
destra
dell'insieme. In generale, in un insieme possono esistere più
u.;
se, invece, l'insieme gode della struttura di gruppo rispetto all'operazione di
moltiplicazione definita, l'
u., sinistra e destra insieme, esiste ed
è unica. ║
U.
immaginaria: nel campo dei numeri
complessi, il numero immaginario puro indicato con la lettera
i, il cui
quadrato è uguale a -1,
i2 = -1. I numeri complessi
possono essere interpretati anche come polinomi algebrici formali del tipo
a
+ ib, dove
a,
b sono numeri reali, e
i è
l'
u. immaginaria che affianca l'
u. reale
1; in questa
accezione, il campo dei numeri complessi è un esempio dei cosiddetti
sistemi di numeri a n u., o
sistemi ipercomplessi, sistemi
algebrici nei quali ogni elemento può essere scritto in uno e un solo
modo mediante combinazione lineare
a1u1 +
a2u2 + ...+ anun,
dove
ai sono numeri reali e
ui sono gli
n
elementi
u.
║
L'ultima cifra a destra di un numero
non decimale o la cifra immediatamente a sinistra della virgola di un numero
decimale. ║
Matrice u.: di ordine
n, matrice quadrata che ha
tutti gli elementi nulli, tranne quelli sulla diagonale principale, pari a
1. Costituisce l'elemento
u. nell'insieme delle matrici quadrate
di ordine
n rispetto all'operazione di moltiplicazione righe per colonne
fra matrici. • Aer. -
U.
aerea: in senso stretto, ogni
singolo aereo militare; in senso più generale, complesso organico di
più aerei militari, aventi anche specializzazioni diverse ma facenti capo
allo stesso comando. • Arch. -
U.
di abitazione: misura
urbanistica di scala ridotta comprendente, oltre alla residenza, le strutture
pubbliche strettamente necessarie alla sopravvivenza della società civile
(scuole, attrezzature commerciali, parcheggi, ecc.); abbandonata dalle teorie
urbanistiche a noi più vicine, ebbe il suo massimo teorico nello svizzero
Le Corbusier, che la fissò intorno ai 1.200-1.600 abitanti. • Arte
-
U.
di tempo,
di luogo e di azione: regole della
drammaturgia classica rinascimentale e postrinascimentale in base alle quali la
tragedia deve sviluppare un'unica azione compiuta in se stessa, svolgersi in non
più di 24 ore ed essere ambientata in un unico luogo. Formulato da
Aristotele e fatto proprio dai drammaturghi greci, il principio
dell'
u.
di azione fu ripreso dai classicisti italiani del
Rinascimento, che lo interpretarono e svilupparono come una regola vera e
propria. In particolare, fu L. Castelvetro che diede forma definitiva alle tre
u., stabilendo per primo nella sua
Poetica (1570) che la tragedia
doveva attenersi non solo all'unicità dell'azione, ma anche a quelle di
tempo e di luogo. Disdegnate dagli elisabettiani, le tre
u.
furono
adottate da J. Mairet nella
Sofonisba, e quindi da tutti i classicisti
francesi; duramente avversate dalla drammaturgia settecentesca, continuarono
comunque a essere applicate fino al Romanticismo. Quest'ultimo ne fece uno dei
principali bersagli della sua polemica anticlassicista (prefazione al
Carmagnola e
Lettera allo Chauvet di A. Manzoni; prefazione al
Cromwell di V. Hugo, ecc.), determinandone il definitivo declino. •
Astron. -
U.
astronomica:
u.
di misura per le
distanze planetarie; nota anche nell'abbreviazione
U.
A.,
equivale a circa 149.598.000 km, ovvero alla distanza media che separa la
Terra dal Sole. • Biol. -
U.
trascrizionale: lo spazio,
comprendente uno o più geni, che separa i punti di inizio e di
terminazione identificati dalla RNA polimerasi. • Bot. -
U.
fotosintetica: il complesso delle molecole di clorofilla specializzate nella
funzione di assorbimento di energia luminosa nonché nella trasmissione di
quest'ultima a una molecola reattiva del centro enzimatico. • Chim. -
U.
strutturale o
u.
base dei polimeri: insieme di
atomi che ricorre a intervalli regolari, solo o alternato ad altri, andando a
costituire la molecola. • Graf. -
U.
di misura grande:
u. di misura pari a 12 punti tipografici, chiamata
riga o
cicero.
║
U.
di misura piccola:
u.
di misura minima corrispondente a 1 punto. • Econ. -
U.
monetaria: moneta assunta come base di un sistema monetario internazionale.
║
U.
di conto: moneta fittizia utilizzata come mezzo di
pagamento internazionale a fini esclusivamente contabili, e pertanto non avente
riscontro in alcuna valuta reale. ║
U.
di consumo:
l'individuo singolo come consumatore o, anche, un insieme di più
individui considerato globalmente ai fini delle scelte di consumo (nuclei
familiari, comunità, collegi, ecc.). • Gen. -
U.
di
mappa: la distanza che intercorre tra due geni associati. • Geol. -
U.
stratigrafica: suddivisione che identifica qualunque tipo di
corpo sedimentario, utilizzata per ricostruire la successione dei fenomeni
geologici e degli strati sedimentari e stabilire la loro correlazione. •
Inf. - Ciascuno dei dispositivi
hardware che costituiscono un sistema di
elaborazione, specializzati nell'esecuzione di una o più operazioni.
║
U.
centrale di elaborazione (sigla
CPU): il centro
e motore dell'elaboratore elettronico, che controlla e coordina tutte le
attività delle altre componenti di sistema, oltre a eseguire le
operazioni aritmetiche e logiche. ║
U.
periferica: qualsiasi
dispositivo collegato all'
u.
centrale, con funzioni di
introduzione o estrazione dei dati oppure di memoria ausiliaria. • Ling. -
U.
lessicale o
lessema: espressione generica per indicare
qualsiasi parola o locuzione che costituisce un insieme lessicale.
• Mil. -
U.
o
u.
organica: ciascuno dei
reparti delle varie armi o, anche, formazione organica costituita da più
elementi di armi diverse o, anche, insieme di più formazioni. ║
U.
elementari o
u.
minori: i reparti leggeri delle
varie armi, operanti in ambiti limitati e comandati a vista o a breve raggio.
Rientrano tra le
u.
minori il plotone, la sezione, lo squadrone,
la batteria, la squadra e il pezzo. ║
U.
semplice: complesso
organico comprendente più
u.
elementari, costituito allo
scopo di ottenere un addestramento uniforme. Sono
u.
semplici il
battaglione, il gruppo, il reggimento e il raggruppamento. ║
U.
dei servizi: formazione adeguatamente attrezzata per l'espletamento di
compiti di vario genere nel campo di battaglia o nelle immediate retrovie. Sono
u.
dei servizi il raggruppamento, il gruppo, il reparto, la
compagnia, il plotone e la sezione. ║
U.
da combattimento:
reparto addestrato e armato per l'impiego nelle operazioni belliche. ║
U.
amministrativa: formazione addetta alla gestione amministrativa
del personale e dei materiali. ║
U.
d'addestramento:
formazione provvisoria costituita con le reclute o altro personale per un dato
ciclo d'istruzione. • Rel. -
U.
della Chiesa: tratto
distintivo della Chiesa apostolica romana, che trova concreta realizzazione a
livello di fede, di magistero e di organizzazione gerarchica. • Med. -
Nell'organizzazione sanitaria, centro specializzato in servizi e terapie mediche
di tipo preventivo, curativo o riabilitativo all'interno di ospedali o di case
di cura. ║
U.
sanitaria locale:
V. USL. ║
U.
socio-sanitaria
locale:
V. USSL. • Telecom. -
U. o
scatto: nei contratti di utenza telefonica, il periodo di
tempo, di un dato numero di minuti o di secondi, per la determinazione
dell'importo da pagare in base alla tariffa stabilita per le conversazioni
interurbane. • Stat. - L'ente, l'individuo, il fatto singolo che viene
rilevato e che si distingue da ogni altro ente, individuo o fatto dell'insieme.
L'
u.
statistica si distingue in
semplice, se non è
suddivisibile ulteriormente,
composta, se è formata da più
u. semplici della stessa natura,
complessa, se è data
dall'unione di più
u. semplici di natura diversa, anche composte.
║
U.
primaria: nelle rilevazioni statistiche parziali per
campioni, nel caso in cui il campione venga formato attraverso più stadi,
insieme o gruppo parziale prescelto dall'universo totale nel primo stadio.
║
U.
campionaria:
u. statistica prescelta secondo
precise caratteristiche per la costituzione di un campione. ║
U.
tipo:
u. statistica avente proprietà e caratteristiche tali da
poter essere considerata come quella che si presenta con maggior frequenza. Un
esempio è dato dalla famiglia-tipo alla quale viene riferito il calcolo
degli indici del costo della vita, la cui composizione, quantitativa e
qualitativa, corrisponde al tipo medio più frequente e diffuso nel paese
in esame. • Metrol. -
U.
di misura: la misura o la grandezza
presa come base in un sistema di misure di grandezze della stessa classe. A
priori, per ogni classe di grandezze potrebbe essere definita un'
u. di
misura in modo del tutto indipendente dalle altre; tuttavia, tenendo conto delle
relazioni fisiche esistenti tra le varie grandezze, si preferisce scegliere
arbitrariamente solo l'
u. di misura di alcune di esse, dette
grandezze
fondamentali o
primitive o
primarie, e di esprimere in
funzione di queste le
u. di misura di tutte le altre grandezze, dette,
quindi
derivate. Le grandezze fondamentali, a loro volta, devono essere
fra loro indipendenti e devono consentire la definizione di tutte le grandezze
derivate; infine, ognuna di esse deve permettere la scelta di un'
u. di
misura rappresentabile mediante un campione facilmente riproducibile, preciso e
accessibile. Una volta scelte le
u.
di misura delle grandezze
fondamentali, vengono definite le
u.
delle grandezze derivate
mediante l'equazione dimensionale corrispondente: ad esempio, in cinematica,
assunte come fondamentali la lunghezza e il tempo, la velocità viene
definita come rapporto fra lunghezza e tempo, la cui
u. di misura
è data dall'espressione
m · s-1, essendo il metro
e il secondo le
u. primarie. Un sistema di
u. di misura
soddisfacente le condizioni sopra elencate prende il nome di
sistema coerente
di u.
di misura; più specificatamente, un sistema di misura si
dice
assoluto quando le grandezze fondamentali e le corrispondenti
u. di misura sono definite teoricamente;
coerente, quando il
prodotto o il quoziente di
u. di misura definisce una nuova
u.;
completo, quando in esso sono definite un numero di grandezze e di
u. fondamentali tali da permettere la descrizione di qualsiasi fenomeno;
decimale, quando multipli e sottomultipli delle
u. sono potenze di
dieci;
razionalizzato, quando i coefficienti numerici che compaiono nelle
leggi fisiche fondamentali sono scelti in modo che il numero
π
compaia solo in formule relative a configurazioni circolari. ║
U.
di misura di lunghezze,
aree,
volumi angoli;
sistema metrico decimale: nell'ambito della geometria, tra le grandezze
suscettibili di definizione quantitativa viene assunta come fondamentale la
lunghezza, e, come
u. di misura corrispondente, il
metro;
u. di area e di volume, grandezze derivate, sono, rispettivamente, il
m2 e il
m3. La misura di un angolo piano
viene definita mediante il rapporto tra l'arco di circonferenza di raggio
r da esso sotteso e il raggio
r stesso, eventualmente moltiplicato
per un coefficiente costante
k: gli angoli piani, pertanto, sono
grandezze adimensionate, e risulta, quindi, adimensionata anche la loro
u. In particolare, per
k = 1 l'
u. prende il nome di
radiante, per
k = 360/2π viene detta
grado
sessagesimale e per
k = 400/2π viene detta
grado
centesimale. Per gli angoli solidi l'
u. di misura è
normalmente lo
steradiante. Per convenienza pratica, vengono definiti
anche multipli e sottomultipli, decimali o meno, delle
u. di misura il
cui nome proviene dalla giustapposizione di un prefisso al nome dell'
u.
corrispondente. Le
u. di misura di lunghezze, aree e volumi, e,
più in generale, l'insieme di tutte le
u. di misura i cui multipli
e sottomultipli sono decimali costituiscono il
sistema metrico decimale:
rientrano, quindi, nel sistema metrico il radiante, lo steradiante e il grado
centesimale, mentre non vi rientra il grado sessagesimale, né vi rientra,
nella misura del tempo, il secondo, per quanto riguarda i suoi multipli. Il
sistema metrico decimale nasce da un'esigenza di unificazione e di
semplicità, di fronte all'esistenza di numerosissimi sistemi di
u.
di misura di lunghezza, area, volume, massa, ecc., sorti in ambito regionale o
addirittura cittadino. Il metro venne introdotto per la prima volta il 30 marzo
1791 dall'Assemblea Costituente francese, che lo definì come lunghezza
della quarantamilionesima parte del meridiano terrestre; qualche anno più
tardi venne anche depositato a Parigi un campione di platino del metro, come
prototipo del nuovo sistema, a cui venne affiancato il chilogrammo campione,
esso pure realizzato in platino. Con la Convenzione internazionale del metro
(1875) il sistema assumeva ufficialmente carattere internazionale; agli Stati
aderenti inizialmente alla Convenzione del 1875 si sono uniti via via numerosi
altri Stati, tra i quali, dopo la fine della seconda guerra mondiale, anche
l'India e la Cina. L'adozione del Sistema Internazionale nell'uso quotidiano,
tuttavia, trova ancora difficoltà di attuazione nel Regno Unito, in cui
è stato adottato ufficialmente con una legge promulgata nel 1963, mentre
negli Stati Uniti non si è ancora avuto un impegno legislativo al
riguardo, per quanto il sistema decimale e il Sistema Internazionale siano ormai
di uso corrente in ambito scientifico. In questi due Paesi è ancora
corrente il sistema di misura cosiddetto
inglese o
imperiale.
║
U.
di misura meccaniche: in cinematica, accanto alla
lunghezza viene assunto il tempo come grandezza fondamentale, la cui
u.
di misura è il secondo; nel passaggio dalla cinematica alla dinamica,
compaiono due nuove grandezze, la forza e la massa, legate fra loro dalla legge
fondamentale della dinamica
F = ma, indipendenti da lunghezza e tempo. I
sistemi di misura che assumono come grandezza fondamentale la massa, accanto a
lunghezza e tempo, sono assoluti, grazie al carattere invariantivo della massa,
mentre sono detti
pratici o
tecnici quei sistemi che adottano come
grandezza fondamentale la forza; in particolare, è assoluto il
sistema
MKS (V. MKS), in cui le
u. di misura
delle grandezze primitive sono il metro, il chilogrammo e il secondo,
così come il
sistema CGS (V. CGS),
che assume come
u. fondamentali il centimetro, il grammo e il secondo; un
sistema tecnico molto in uso fino all'adozione del sistema internazionale
è, invece, quello che si ottiene affiancando al metro e al secondo, come
u. di misura della forza, il kg-peso. Si osservi che, nonostante la
coincidenza numerica fra il numero che esprime il peso di un corpo in kg-peso e
la massa di un corpo in chilogrammi, i due sistemi sono essenzialmente diversi,
essendo il primo un sistema tecnico e il secondo un sistema assoluto. ║
U.
termologiche: per costituire un sistema di misura che copra
tutte le esigenze della termologia occorre e basta introdurre, accanto alle
grandezze fondamentali della meccanica, una quarta grandezza primitiva
opportuna: è ormai abitudine assumere come tale la temperatura
termodinamica
T di un corpo e associare questa alle grandezze di un
sistema meccanico assoluto (lunghezza, massa, tempo). Generalmente il sistema
meccanico di partenza è il sistema MKS, mentre l'
u. di temperatura
è il kelvin. Si osservi che in passato, nel sistema CGS veniva spesso
assunta come quinta grandezza fondamentale la quantità di calore
Q, misurata in calorie; essa, tuttavia, è un'energia, misurata,
nel sistema MKS, in joule: il coefficiente numerico che consente il passaggio da
calorie a joule prende il nome di
equivalente meccanico della caloria, ed
è pari a
E = 4,186 J/cal. ║
U.
elettromagnetiche: per costituire un sistema di
u. di misura che sia
in grado di fornire un'
u. di misura per ciascuna grandezza che interviene
nell'elettromagnetismo basta associare alle grandezze fondamentali della
meccanica una grandezza di natura elettromagnetica. Fondamentale, a questo
riguardo, è la legge elettrostatica di Coulomb,
F = k ·
QQ'/r2, che stabilisce il legame fra grandezze meccaniche ed
elettriche, dove
F è la forza che si instaura tra due cariche
puntiformi
Q e
Q' a distanza
r. Nel vuoto la costante di
proporzionalità
k può essere espressa nella forma
k =
(
4π ε0)
-1, o nella forma
k
= 1/ε
'0, dove
ε0 e
ε'0 sono, rispettivamente, la
costante dielettrica
assoluta, o
permittività,
del vuoto
razionalizzata e
non razionalizzata. Altra legge fondamentale dal
punto di vista metrologico, in quanto costituisce il legame fra grandezze
elettriche e magnetiche, è la relazione
dove
c è la velocità della luce nel vuoto, e
μ0 è la
permeabilità magnetica assoluta
del vuoto. La scelta della grandezza elettromagnetica fondamentale, inoltre,
deve rispondere all'esigenza di poterne costruire campioni stabili, abbastanza
semplici e facilmente riproducibili. Ricordiamo di seguito i principali sistemi
in uso. Il
sistema CGS elettrostatico (GCS
es) è
costituito associando al sistema CGS meccanico la costante dielettrica assoluta
del vuoto
ε0, assunta adimensionata e uguale, in valore,
a 1; le
u. delle grandezze elettromagnetiche non hanno un nome
particolare, salvo l'
u. di quantità di elettricità, che ha
il nome di
franklin. Assumendo, invece, come grandezza fondamentale,
adimensionata e uguale a 1 la permeabilità magnetica del vuoto
μ0, si costruisce il
CGS elettromagnetico
(CGS
em), utilizzato particolarmente per le misure delle grandezze
magnetiche; infine, sempre a partire dal sistema CGS è possibile
costruire il
sistema CGS simmetrico (CGS
sim) o
di
Gauss, assumendo come fondamentali, ambedue dimensionate e pari a 1, la
permittività e la permeabilità magnetica del vuoto, e derivando da
queste il valore della velocità della luce. I sistemi CGS, nati
dall'iniziativa di Gauss, si rivelarono, tuttavia, inadeguati all'impiego
pratico, soprattutto a causa dei valori numerici, troppo grandi per alcune
grandezze, troppo piccoli per altre, che derivano dalla loro adozione; un primo
tentativo di ovviare a tale problema fu l'introduzione di un quarto sistema di
grandezze, dette
internazionali, aventi
u.
di misura
indipendenti dalle
u.
CGS, definite con diretto riferimento
operativo. Ne risultò, tuttavia, un sistema metrologico piuttosto
complesso, in cui coesistevano quattro diversi sistemi di
u.
(elettrostatiche, elettromagnetiche, pratiche, internazionali); per eliminare
gli inconvenienti derivanti dall'adozione di questo sistema, la Commissione
elettrotecnica internazionale del 1935 sanzionò l'adozione di un sistema
di misura razionalizzato costituito associando al metro, al chilogrammo e al
secondo un'
u.
pratica, scelta fra quelle già esistenti,
secondo la proposta avanzata da G. Giorgi; nel 1946, a Parigi, venne
ufficialmente assunta come quarta grandezza fondamentale l'intensità
della corrente elettrica, e come
u. di misura corrispondente
l'
ampere. Il sistema così definito viene indicato con il simbolo
MKSA. ║
Sistema Internazionale (
SI): sistema di misura
assoluto e razionalizzato, costituito associando al sistema MKSA
dell'elettromagnetismo la temperatura e l'intensità luminosa, come
grandezze fondamentali della termologia e della fotometria, cui corrispondono,
come
u. di misura, il kelvin e la candela, rispettivamente. Le
u.
di misura delle grandezze derivate si ottengono nel SI a partire dalle equazioni
dimensionali delle grandezze stese in funzione delle
u.
fondamentali. Il SI, definito nel corso della XI Conferenza internazionale
dei pesi e delle misure del 1960, è considerato come l'unico e definitivo
sistema di
u. di misura, da adottarsi come riferimento per tutte le
esigenze metrologiche della scienza e della tecnica. ║
Sistema di
u.
atomiche: sistema di misura usato esclusivamente nell'ambito della
fisica atomica, nucleare e subnucleare, basato sull'assunzione, come grandezze
fondamentali, dell'
u.
quantistica h/(2π), con
h
costante di Planck, della massa a riposo dell'elettrone,
m0, e
della carica elettrica del protone,
e. Tale sistema non è
razionalizzato.