Quotidiano politico, organo ufficiale del
Partito Comunista Italiano e dal 1991 del Partito Democratico della Sinistra
(dal 1998 Democratici di Sinistra). Fondato a Milano nel 1924 da A. Gramsci, nel
1926, con la promulgazione delle leggi fasciste che abolivano la libertà
di stampa, venne diffuso clandestinamente, a cadenza saltuaria, costituendo un
punto di riferimento per la Resistenza e la guerra di liberazione. Riprese le
pubblicazioni regolari nel 1944 a Roma e nel 1945 a Milano, Genova e Torino (dal
1957 vennero chiuse le redazioni di Genova e Torino), affermandosi negli anni
Cinquanta e Sessanta, sotto la direzione di P. Ingrao (1947-57), A. Reichlin
(1957-62), M. Alicata (1962-66), M. Ferrara (1966-69), G.C. Pajetta (1969-70).
Dopo la flessione dei primi anni Ottanta, il quotidiano riprese un'ampia
diffusione sotto la direzione di G. Chiaramonte (1986-88), M. D'Alema (1988-90),
R. Foa (1990-92), W. Veltroni (1992-96), G. Caldarola (1996-2000). La testata
reca dal 1994 il sottotitolo “Giornale fondato da A. Gramsci”. La
fine degli anni Novanta fu caratterizzata da una grave crisi: costretta a
chiudere nell'agosto 2000 per mancanza di fondi, l'
U. poté tornare
in edicola nel marzo 2001, grazie a una cordata di imprenditori guidata da A.
Dalai, che acquistò la testata garantendole la sopravvivenza. Sotto la
direzione di F. Colombo (2001), l'
U. uscì con una veste grafica
rinnovata e moderna, presentando una prima pagina a colori e spazi dedicati alla
cultura, allo spettacolo, allo sport, al lavoro e all'economia, oltre che,
ovviamente, alla politica.