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Unione, L'.

Coalizione politica italiana. Nacque il 10 febbraio 2005 sulle ceneri della GAD (Grande Alleanza Democratica), che aveva avuto vita breve, essendo sorta solamente nell'ottobre 2004. Ideale proseguimento dell'esperienza dell'Ulivo (V.), allargato tuttavia a nuove adesioni, l'U. fu fondata alla vigilia delle elezioni regionali e in vista delle consultazioni politiche del 2006 su iniziativa di Romano Prodi e dei principali partiti di centro-sinistra: Democratici di Sinistra, La Margherita, Rifondazione Comunista, Socialisti Democratici Italiani, Federazione dei Verdi, Popolari-UDeuR, Partito dei Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Movimento Repubblicani Europei. Il debutto elettorale dell'U. avvenne in occasione delle elezioni regionali dell'aprile 2005, in cui la coalizione di centro-sinistra ottenne un grande successo, risultando vincente in 12 regioni su 14. Nell'ottobre dello stesso anno l'U. indisse la prima elezione primaria nazionale allo scopo di scegliere il candidato del centro-sinistra per le politiche del 2006. La consultazione popolare diretta investì ufficialmente di tale incarico Prodi, che ottenne il 74,1% dei consensi, facendo registrare un netto margine di vantaggio sugli altri concorrenti (Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio, Antonio Di Pietro, Clemente Mastella, Ivan Scalfarotto, Simona Panzino). Nei mesi successivi l'U., alla quale a novembre aderì anche la neonata Rosa nel Pugno, lavorò, non senza contrasti interni, alla stesura di un programma di governo comune, che fu presentato nel febbraio 2006. Intitolato "Per il bene dell'Italia", si basava su 13 punti fondamentali: rivalorizzazione delle istituzioni della Repubblica, pubblica amministrazione di qualità, riforma della giustizia, sicurezza dei cittadini, politica estera solidale, politica economica alternativa, riforma del welfare e lotta al precariato, lotta all'evasione fiscale, Mezzogiorno come risorsa, riforma della scuola e dell'università, nuove politiche sull'immigrazione, informazione più libera e solidale, valorizzazione del ruolo della cultura. Sempre a febbraio, in vista delle elezioni politiche, aderirono all'U. anche I Socialisti di Bobo Craxi, il Partito dei Pensionati, i Democratici Cristiani Uniti, nonché i movimenti regionali Südtiroler Volkspartei, Lega per l'Autonomia Alleanza Lombarda, Liga Fronte Veneto. Le consultazioni politiche di aprile, precedute da una campagna elettorale dai toni aspri, decretarono la vittoria dell'U., che alla Camera ottenne il 49,8% dei voti (348 seggi) e al Senato il 48,9% (158 seggi), e portarono alla formazione di un Governo di centro-sinistra retto da Prodi. Il 21 febbraio 2007 l'Esecutivo subì una sconfitta al Senato sulla politica estera in seguito alla quale il premier rassegnò il suo mandato al capo dello Stato. Il 24 dello stesso mese Napolitano, respinte le dimissioni, rinviò Prodi e il Governo dell'U. alle Camere per la fiducia. Questa fu concessa dal Senato il 28 febbraio con 162 voti a favore e 157 contrari.