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Unione europea (Ue).

Organismo che ha preso il posto della CEE (V.) il 1° novembre 1993 con l'entrata in vigore del Trattato di Maastricht. Ha lo scopo di organizzare in modo solidale le relazioni tra i 27 Stati membri (Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Finlandia, Svezia, Regno Unito ai quali si sono uniti, dal 1° maggio 2004, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria, e dal 1° gennaio 2007, Bulgaria e Romania) e prevede lo sviluppo graduale di una politica estera e di sicurezza comune, di una stretta cooperazione nell'ambito della giustizia e degli affari interni e la prosecuzione del percorso di cooperazione che ha portato alla creazione dell'Unione Economica e Monetaria (V.). Ha sede a Bruxelles. I principali organismi dell'Ue sono il Consiglio europeo, il Consiglio dei ministri, il Parlamento europeo, la Commissione europea, la Corte di giustizia, la Corte dei conti e la Banca centrale europea (BCE). Il Consiglio europeo è formato dai capi di Stato e di Governo degli Stati membri, nonché dal presidente della Commissione europea. Si riunisce solitamente due volte l'anno con la funzione di definire gli orientamenti politici di massima e di esaminare, nell'ambito della cooperazione politica europea, le questioni di attualità internazionale. Il Consiglio dei ministri (o Consiglio dell'Ue) è formato da ministri appartenenti a tutti gli Stati membri che si avvicendano a seconda dell'argomento in discussione (ad esempio, il Consiglio dei ministri degli Affari esteri riunisce i ministri degli Esteri). È responsabile della cooperazione intergovernativa e adotta la legislazione comunitaria proposta dalla Commissione; prende decisioni a maggioranza qualificata su alcune questioni e all'unanimità su altre. La presidenza del Consiglio è esercitata a turno dagli Stati membri che si succedono ogni sei mesi. Ha sede a Bruxelles. Il Parlamento europeo consta, dal gennaio 2007, di 785 membri, eletti ogni cinque anni a suffragio universale diretto e organizzati in gruppi politici. Esso svolge un ruolo di indirizzo e di controllo dell'operato della Commissione e del Consiglio, impegnandosi altresì nella tutela dei diritti umani e nel mantenimento delle relazioni con tutti i Parlamenti degli Stati membri. Ha sede a Strasburgo; le sedute plenarie e quelle delle Commissioni si tengono a Bruxelles. La Commissione europea rappresenta l'organo esecutivo che ha il compito di vigilare sull'esatta applicazione dei trattati e sull'integrità del mercato unico, di provvedere a elaborare e gestire le linee guida delle politiche economiche che devono essere perseguite dai singoli Stati e dall'Ue e di approfondire l'integrazione europea (per esempio nell'ambito dei progetti relativi alla moneta unica, l'euro, e al processo di allargamento dell'Ue). La Commissione è formata da 27 rappresentanti, eletti dai Governi nazionali degli Stati membri, che nominano anche il suo presidente, i quali tuttavia sono tenuti a un'assoluta indipendenza nei confronti dei Governi nazionali e ad agire esclusivamente nell'interesse dell'Ue. La nomina della Commissione deve essere approvata dal Parlamento che dispone altresì del potere di indurla a rassegnare le dimissioni collettive nel caso il Parlamento stesso approvi una mozione di censura nei suoi confronti. Si riunisce una volta alla settimana; ha sede a Bruxelles. Presidente della Commissione, dal novembre 2004, è il portoghese José Manuel Barroso, che ha sostituito l'italiano Romano Prodi, in carica dal maggio 1999. La Corte di giustizia è il supremo organo giurisdizionale dell'Ue. È composta da un numero di giudici pari al numero di Stati membri (nominati di comune accordo dagli stessi Stati membri), assistiti da 8 avvocati generali, e affiancata da un Tribunale di primo grado. Ha il compito di fornire le necessarie garanzie giurisdizionali al fine di assicurare il rispetto del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei trattati, nonché nel complesso delle attività dell'Ue. Si riunisce in seduta plenaria (obbligatoriamente nel caso in cui lo richieda uno Stato membro o un'istituzione dell'Ue che è parte nell'istanza) o in sezioni di tre o cinque giudici; ha sede a Lussemburgo. La Corte dei conti, formata da un cittadino per ciascuno Stato membro, ha il compito di verificare la legittimità e la regolarità delle entrate e delle spese e di controllare la gestione delle finanze comunitarie. Le osservazioni della Corte riguardo alla gestione finanziaria dell'Ue sono pubblicate nella relazione annuale che viene sottoposta all'esame del Parlamento europeo. Ha sede a Lussemburgo. La Banca centrale europea (BCE), operativa dal 1° luglio 1998, ha il compito di stabilire la politica monetaria, garantire la stabilità dei prezzi all'interno della zona euro, emettere le monete in euro e controllare il sistema dei pagamenti. La BCE gode di completa autonomia dagli organi politici, ma è tenuta a presentare rapporti periodici sul suo operato al Parlamento europeo. Il vertice della Banca è formato da un presidente e da un vicepresidente, mentre i suoi organi sono il Comitato esecutivo, il Consiglio direttivo e il Consiglio generale. Ha sede a Francoforte. Di grande importanza sono anche la Banca europea per gli investimenti (BEI), con sede a Lussemburgo, che accorda finanziamenti a lungo termine per investimenti volti a promuovere uno sviluppo economico equilibrato all'interno dell'Ue; il Comitato economico e sociale, organo consultivo composto di 222 rappresentanti delle varie categorie economiche e sociali dell'Ue (che in prospettiva diventeranno 344); il Comitato delle regioni, formato da 222 rappresentanti degli enti locali e regionali (che in prospettiva diventeranno 344) designati dagli Stati membri, che ha il compito di provvedere all'inserimento delle realtà locali e regionali in una dimensione comunitaria. L'Ue, che mantiene rapporti con quasi tutti gli Stati del mondo, ha relazioni preferenziali con i Paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico), con i Paesi dell'EFTA e con quelli dell'ex blocco sovietico. • Encicl. - Il Trattato di Maastricht venne integrato, sia in ambito di sicurezza internazionale, sia in ambito giudiziario, dal successivo Trattato di Amsterdam, firmato il 2 ottobre 1997 ed entrato in vigore il 1° maggio 1999. Il Trattato di Amsterdam istituì l'Alto rappresentante della Politica Estera e di Sicurezza Comune (PESC) e stabilì la creazione di una forza militare autonoma dell'Ue. Decretò inoltre una maggiore cooperazione tra le forze di polizia e tra le autorità giudiziarie dei Paesi dell'Unione. Il Trattato di Nizza, sottoscritto il 26 febbraio 2001, ed entrato in vigore il 1° febbraio 2003, apportò cambiamenti a livello del funzionamento delle istituzioni dell'Ue. Durante il Vertice di Copenaghen del 12 e 13 dicembre 2002, il Parlamento europeo invitò ufficialmente a entrare nell'Ue, i nuovi 10 Stati (Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria) che, il 1° maggio 2004, dopo la firma del trattato di adesione il 16 aprile 2003 ad Atene, si unirono ai 15 membri già presenti. Il 1° luglio 2003 iniziò il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell'Ue. Tra le priorità emerse dal programma presentato dal primo ministro Silvio Berlusconi figurarono l'organizzazione della conferenza intergovernativa chiamata ad approvare la Costituzione dell'Ue, la lotta all'immigrazione clandestina, il sostegno al progetto di pace in Medio-Oriente, l'allargamento dell'Ue a Bulgaria e Romania, la modernizzazione del mercato del lavoro, la riforma dei sistemi fiscale e previdenziale. Il 29 ottobre 2004, a Roma, venne firmata la nuova Costituzione comunitaria (450 articoli), la cui ratifica sarebbe passata successivamente nelle mani dei singoli Stati per venire definitivamente applicata a partire dal 2009. Tra le novità introdotte dal documento, la maggiore tutela dei diritti fondamentali dell'uomo, l'alleggerimento delle procedure burocratiche alla base dell'azione comunitaria e l'innalzamento del livello di democraticità dell'intervento comunitario, con nuovi obblighi di consultazione, di trasparenza e di protezione dei dati personali.