Partito politico italiano. Nacque ufficialmente, dal preesistente UDR (V. UNIONE
DEMOCRATICI PER LA REPUBBLICA), nel 1999 per iniziativa di Clemente Mastella. Partito
di centro legato ai valori del cristianesimo democratico, l'
UDeuR si candidò
per la prima volta alle elezioni europee del giugno 1999, raccogliendo l'1,6% dei
voti e dimostrando il suo radicamento e la sua forza elettorale soprattutto al Sud e
nelle isole (6%). Dopo aver mantenuto una posizione di autonomia verso i due poli per un
anno, nel 2000 aderì alla coalizione di centro-sinistra dell'Ulivo. Alle politiche del
maggio 2001 confluì, con Democratici, PPI e RI, nella più ampia formazione della
Margherita (che sostenne Francesco Rutelli, ottenendo il 14,5% dei consensi al
proporzionale per la Camera). Staccatosi dalla Margherita nel 2002, entrò a far
parte del gruppo misto. In occasione delle elezioni europee del 2004, il partito
assunse il nome di
Alleanza Popolare-UDeuR (datogli da Mino Martinazzoli,
fondatore del Partito Popolare Italiano), ma ottenne un deludente 1,3% dei voti e un
solo seggio. Si attestò, invece, intorno al 2,5% a livello nazionale (con punte del 7,5%
nell'Italia meridionale) alle elezioni regionali dell'aprile 2005, in cui sostenne
la formazione di centro-sinistra dell'Unione. Alle consultazioni politiche dell'aprile
2006 l'
UDeuR Popolari (così era scritto nel simbolo del partito) aderì
all'Unione e ottenne uno scarso 1,4% dei voti e 10 deputati alla Camera, e l'1,3%
dei voti e 3 seggi al Senato.