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Ungers, Oswald Mathias.

Architetto tedesco. Compiuti gli studi alla Technische Hochschule di Karlsruhe (1947-50), ebbe un periodo di apprendistato di stampo razionalista (lavorò con E. Eiermann, maestro del Razionalismo tedesco), dedicandosi in seguito all'insegnamento (Technische Hochschule di Berlino, 1963-68; Cornell University di Ithaca, 1969-75; Harvard University, 1973; University of California di Los Angeles, 1974-75; Kunstakademie di Düsseldorf, 1986). La sua ricerca artistico-progettuale si è concentrata soprattutto sugli aspetti formali della realizzazione tecnica privilegiati rispetto a quelli prettamente funzionali. Dalle prime opere (casa unifamiliare a Ederweg, Colonia, 1951; Istituto per studi scientifici, Oberhausen, 1953-58; blocco di appartamenti, Wuppertal, 1959), di carattere più modesto, passò in seguito a realizzazioni di più ampio respiro: complessi di appartamenti sulla Schillerstrasse (1978-82), sulla Miquelstrasse (1980-82) e sulla Lützowplatz (1980-83), a Berlino; Institut für Polarforschung a Bremerhaven (1979-80); ristrutturazione locali della Fiera (1980-83), Deutsches Architektur Museum (1979-84) e Torhaus Gleisdreieck (1983-84), a Francoforte; Landesbibliothek a Karlsruhe (1980-84). Si ricordano ancora il progetto per la città nuova Aller Moehe di Amburgo (1975) e la residenza dell'ambasciatore tedesco a Washington (1982-94). Come teorico pubblicò molti saggi (Geschischtspunkte der Planung beim Wohnungsbau, in “Neue Landshaft”, 1966; Sieben Variationen des Raumes über die Sieben leuchter der Baukunst von John Ruskin, 1986), dei quali uno diffuso anche in Italia: Architettura come tema (1982) (n. Kaisersesch, Renania-Palatinato 1926).