Cardinale francese. Monaco e
abate dell'ordine di san Benedetto nel monastero di Moyenmoutier, presso la
diocesi di Toul, fu collaboratore di Leone IX, sostenitore delle correnti
riformatrici e uomo dottissimo, e fu dallo stesso papa nominato arcivescovo di
Sicilia (1050). Legato pontificio presso l'imperatore Costantino IX Monomaco
(1054), insieme all'arcivescovo Pietro d'Amalfi e al cardinale Federico di
Lorena lanciò contro il patriarca di Costantinopoli, Michele Cerulario,
la scomunica che determinò la rottura definitiva tra il papato e la
Chiesa greca. Sotto il papa Vittore II fece eleggere abate di Montecassino
Federico di Lorena, futuro papa Stefano IX, e, salito al soglio pontificio
l'antipapa Benedetto X, lui stesso fu costretto a ritirarsi a Montecassino.
Durante il pontificato di papa Niccolò II, nel 1059, fu tra i
sottoscrittori del Concilio Lateranense (m. Roma 1061).