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Ullmann, Liv.

Attrice e regista norvegese. Cresciuta in Giappone e Canada, al seguito del padre ingegnere aeronavale, si spostò in Norvegia negli anni Cinquanta iniziando la sua carriera di attrice teatrale e cinematografica, che subì una svolta importante dopo l'incontro con il regista Ingmar Bergman, per alcuni anni suo compagno di vita; egli la diresse in ruoli nei quali seppe mettere a frutto la sua innata abilità nel tratteggiare figure femminili vulnerabili e profondamente complesse. Tra i suoi successi ricordiamo: Persona (1966), L'ora del lupo (1968), La vergogna (1968), Passione (1969), Scene da un matrimonio (1973), Sussurri e grida (1973), L'immagine allo specchio (1976), L'uovo del serpente (1977), Sinfonia d'autunno (1978), per la regia di Bergman; Karl e Kristina (1971) e Una donna chiamata moglie (1975), di J. Troell; Speriamo che sia femmina (1986), di M. Monicelli; Mosca addio (1986), di M. Bolognini; Zorn (1994), di G. Hellström. Nel 1992 esordì nella regia con Sofie, cui fecero seguito Lumière et compagnie (1995) e Kristin Lavransdatter (1995) (n. Tokyo 1939).