Coalizione politica italiana. Si costituì nel febbraio 1995 per volere di Romano Prodi che,
con l'intento di sconfiggere la formazione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi,
creò una grande alleanza fra tutte le forze socialiste, socialdemocratiche e
democratico-cristiane. Concorsero alla costituzione dell'
U. il Partito Democratico
della Sinistra (PDS), il Partito Popolare Italiano (PPI), i Socialisti Italiani (SI), la
Federazione dei Verdi, la Lista Dini-Rinnovamento Italiano e altre forze minori.
In seguito aderirono anche I Democratici, l'UDeuR, il Partito dei Comunisti Italiani e,
in molte consultazioni elettorali, partiti regionalisti come il Partito Sardo
d'Azione, la Südtiroler Volkspartei e l'Union Valdôtaine. Ottenuta la
vittoria alle elezioni politiche dell'aprile 1996, il movimento ricevette
l'incarico di formare il nuovo Governo, retto dallo stesso Prodi. Ma i contrasti
con Rifondazione Comunista (il cui appoggio era stato fondamentale per avere la
maggioranza alla Camera dei Deputati) provocarono una prima crisi politica
nell'ottobre 1997 e una nuova più profonda crisi nell'ottobre 1998, che condusse
alle dimissioni di Prodi da primo ministro. L'
U. rimase comunque alla
guida del Paese fino al 2001, con i Governi D'Alema (1998-2000) e Amato (2000-01).
Nel 2001, durante la presidenza Prodi alla Commissione europea, l'
U.
venne guidato da Francesco Rutelli. Ma l'incapacità di raccogliere in un fronte
compatto tutte le forze di centro-sinistra contro la Casa delle Libertà fu la causa
principale della sconfitta della coalizione alle elezioni politiche dell'aprile 2001.
In occasione delle consultazioni europee del 2004, Prodi creò la lista denominata
Uniti
nell'Ulivo - costituita da Democratici di Sinistra (DS), Margherita, Socialisti
Democratici Italiani (SDI) e Movimento Repubblicani Europei (MRE) -, che ottenne oltre il
30% dei consensi. Nel febbraio 2005 i partiti aderenti a Uniti nell'Ulivo costituirono
a Roma la
Federazione dell'Ulivo (FED) e presentarono, in vista delle elezioni
regionali di aprile, il simbolo de L'Unione (V. UNIONE, L'). Alle elezioni
politiche dell'aprile 2006, l'
U. si presentò all'interno dell'Unione
con una propria lista (sostenuta da DS, DL-La Margherita e MRE; lo SDI non ne fece più
parte) alla Camera dei Deputati; invece al Senato ciascun partito si presentò con
il proprio simbolo. Alla Camera, l'
U. ottenne il 31,3% dei voti e 220 deputati
e al Senato, dove si candidò solo in Molise, lo 0,2% dei voti e 1 senatore, portando
alla formazione di un Governo di centro-sinistra retto da Prodi.