Pseudonimo di
Larisa Petrovna
Kosačkvitka. Poetessa e drammaturga ucraina. Grande conoscitrice delle
lingue e letterature europee, viaggiò a lungo all'estero (Germania,
Austria), maturando una profonda passione per i romantici inglesi e tedeschi.
Tra le maggiori rappresentanti del Realismo ucraino, la
U. trasse
ispirazione dal folclore e dalle tradizioni della propria terra natia,
esaltandone la tensione all'indipendenza. Fortemente convinta dell'importanza
sociale e politica della lirica, la scrittrice lasciò le raccolte
Sulle ali dei canti (1893) e
Canti degli schiavi (1895-96), i
drammi
La cattività babilonese (1903),
Sulle rovine (1904)
e
Il canto del bosco (1912) (Novograd-Volynskij 1871 - Surami, Georgia
1913).