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Uguaglianza.

Condizione di cose o persone uguali tra loro completamente o in relazione a determinati aspetti: u. di peso. ║ Condizione per cui singole persone o gruppi umani vengono considerati sullo stesso piano nel campo dei diritti: nei Paesi civili vige l'u. dei cittadini davanti alla legge. ║ Uniformità, proprietà di cosa che si presenta piana, senza asperità: u. dei terreni. • Dir. internaz. - U. degli Stati: condizione degli Stati che, come membri della comunità internazionale, si pongono su un piano di parità e indipendenza reciproca ed esercitano la sovranità ciascuno nel proprio ambito. • Filos. - Il tema dell'u. assume grande rilievo nella storia della filosofia e del pensiero politico ed è stato affrontato spesso alla luce delle sperequazioni e delle disparità presenti nei diversi contesti sociali e politici. Nel mondo classico le voci più decise in favore dell'u. furono quella dei sofisti, che misero in discussione le discriminazioni proprie del mondo ellenico tra liberi e schiavi, Greci e barbari, e quella dello Stoicismo, che univa gli uomini in una visione cosmopolita, nel segno di una comune natura razionale. Fondamentale fu comunque il contributo del Cristianesimo, al di là delle concrete realizzazioni storiche: l'idea di un'u. di tutti gli uomini davanti a Dio, rispetto alla quale si stemperano le varie differenze, ha condizionato sensibilmente i successivi sviluppi della cultura occidentale, come dimostra anche la matrice cristiana di taluni pensatori utopistici dell'età moderna, quali Tommaso Moro. A partire dal Seicento il concetto di u. assunse una connotazione più strettamente politica; le teorie contrattualistiche di Th. Hobbes e J. Locke rimisero in discussione le tradizionali basi del potere monarchico; Locke, in particolare, legò l'u. naturale degli uomini al diritto alla vita, alla libertà e alla proprietà. Tra i pensatori del Settecento spicca, sul tema dell'u., J.-J. Rousseau, che propose un nuovo tipo di società per riportare gli uomini alla loro u. naturale. Il concetto di u. venne posto in grande rilievo anche nelle Dichiarazioni d'indipendenza delle colonie inglesi d'America e nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789). Al dibattito sull'u. contribuirono fortemente il pensiero socialista e quello marxista, al di là dei loro esiti storici, con una forte accentuazione sull'u. economica; quest'ultima è stata definita u. “reale”, in contrapposizione all'u. “formale”. La Costituzione italiana ha cercato di accogliere il principio dell'u. in tutti i suoi aspetti, in particolare nell'art. 3, dove, accanto all'affermazione della pari dignità sociale dei cittadini e della loro u. davanti alla legge, viene attribuito alla Repubblica il compito di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'u. dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. • Mat. - La relazione che interviene tra due o più espressioni algebriche che portano allo stesso risultato. ║ Nella geometria elementare, la relazione che intercorre tra due figure sovrapponibili con movimenti rigidi nel piano o nello spazio.