Orafo senese. In collaborazione con Viva di
Lando e Bartolomeo di Tommè eseguì il grande reliquiario d'argento
per il Corporale del duomo di Orvieto. L'opera, in stile gotico e decorata con
smalti che raffigurano le storie della passione di Cristo e del Corporale,
costituisce uno dei massimi capolavori dell'oreficeria italiana. Oltre al
reliquiario, che rivela influenze di Pietro e Ambrogio Lorenzetti,
U.
di V. eseguì il reliquiario di San Savino, anch'esso conservato a
Orvieto, mentre gli vengono attribuiti, in mancanza di documentazione, il
reliquiario della parrocchiale di Frosini (Siena) e una coppa con storie di
Tristano (Milano, Museo Poldi Pezzoli) (XIV sec.).