Teologo. Studiò a San Vittore, dove
fu allievo di Guglielmo di Champeaux, e del quale divenne maestro nel 1125 e poi
priore. Fu l'esponente più importante della scuola vittorina ed
esercitò una vasta e profonda influenza sui teologi della sua epoca. Fra
le sue opere più notevoli, caratterizzate da un intenso slancio mistico e
da una concezione della teologia come proseguimento ideale e culmine della
filosofia, ricordiamo: il
De sacramentis, nel quale la dogmatica
cattolica viene interpretata alla luce dell'azione redentrice di Cristo; il
De arca Noe mystica, influenzato dallo Pseudo-Dionigi e documento tipico
del misticismo della scuola di San Vittore; il
Didascalion, introduzione
allo studio delle arti liberali, della Sacra Scrittura e della teologia,
caratterizzato da una concezione unitaria del sapere, tipica dell'epoca (m.
Parigi 1141).