Antica città della Siria, sul
Mediterraneo, situata sul promontorio Ra's Shamra. • St. - Abitata sin
dall'età neolitica, divenne un notevole centro nel II millennio a.C.,
rimanendo a periodi alternati sotto l'influenza egiziana. Ripresasi prontamente
dopo il terremoto che la colpì intorno alla metà del XIV sec.
a.C., finì presto nella sfera d'influenza degli Ittiti. Nei primi decenni
del XII sec. a.C. l'invasione dei “popoli del mare” segnò la
fine della città. • Archeol. - Grazie agli scavi archeologici
iniziati nel 1929, sono state riportate alla luce importanti rovine,
classificate in cinque livelli corrispondenti a diversi periodi, a partire dal
VII millennio a.C. circa. Notevole la ceramica del tipo
al- `Ubaid,
ritrovata nel livello III (IV millennio a.C.). Importanti sono i due santuari
gemelli agli dei Baal e Dagan, edificati intorno al 2000 a.C. Il notevole
influsso dell'arte egiziana è attestato dal ritrovamento di diverse
realizzazioni (avori, stele decorate a rilievo) che richiamano, con soluzioni
originali, immagini egiziane. L'influsso dell'arte egea si coglie, invece, per
un verso nelle espressioni artistiche minori (ceramica, avori), per l'altro
nelle tombe a volta rinvenute presso il porto della città. Imponente
è il palazzo reale (livello I), che ha un'estensione di 9.000 mq. •
Ling. - La lingua locale (
ugaritico), pur avvalendosi di scrittura
cuneiforme, si caratterizza come lingua alfabetica e si colloca nel gruppo delle
lingue semitiche nord-occidentali. • Lett. - Nella produzione letteraria
spiccano i poemetti di carattere epico e mitologico, che fanno luce
sull'universo religioso di
U., nel quale emergono le figure di El, dio
supremo, ma privo di un ruolo attivo, e di Baal (cui è dedicato un ciclo
di poemi), che di fatto è la divinità principale.