Funzione sensoriale che consente, negli uomini e negli
animali, la percezione dei suoni. ║
Avere l'u.
fine: udire
molto bene. • Encicl. - Il senso dell'
u. permette di percepire i
suoni, oltre che nei loro caratteri fisici, anche nella loro funzione
informativa. L'organo dell'
u. è costituito dall'
orecchio
(V.) nei vertebrati, dagli
organi
timpanali (V. TIMPANALE) negli artropodi.
Le sensazioni acustiche sono stimolate dalla propagazione di vibrazioni sonore
di un corpo fino all'organo uditivo. Il senso dell'
u. è presente
in tutti i vertebrati, mentre nei pesci la percezione di vibrazioni sonore e
subsonore avviene per mezzo di organi, come la vescica natatoria, che non sono
legati all'orecchio interno. Per quanto riguarda gli invertebrati, soltanto
alcuni insetti sono dotati di organi uditivi (i citati organi timpanali); in
numerosi casi, tuttavia, è provata la capacità di produrre suoni,
in virtù della quale si ipotizza anche quella di percepirli, anche in
assenza di organi chiaramente deputati alla funzione acustica. L'orecchio
dell'uomo (la cui capacità uditiva è valutata per mezzo di prove
audiometriche) è stimolato alla risposta da frequenze comprese tra 20 Hz
e 20 kHz. ║
U.
assoluto: capacità (rara e non
necessariamente indicativa di attitudine alla musica) di riconoscere i suoni e
gli accordi nella loro altezza effettiva, senza riferimento ad altre
tonalità.