Titolo di una commedia di Aristofane,
rappresentata nel 414 a.C., in cui l'autore esprime il desiderio di evasione
dalle preoccupazioni del tempo (gli esordi della spedizione in Sicilia). Due
vecchi, Evelpide e Pistetero, fuggono da Atene per rifugiarsi nel mondo degli
uccelli; riusciranno a convincere gli animali a fondare una nuova città
sospesa tra la terra e il cielo, chiamata Nefelococcigia (la città delle
nuvole e dei cuculi), da cui Pistetero si adopera a tenere lontani tutti i
seccatori (come gli indovini) che si avvicinano in cerca di fortuna. Anche gli
dei, dal momento che la nuova città intercetta il fumo dei sacrifici
terreni, dovranno giungere a un accordo con essa. Gli uccelli otterranno la
sovranità universale, mentre a Pistetero andrà in sposa
Basilea.