Vescovo di Gubbio. Discendente dalla nobile
famiglia dei Baldassini, ordinato sacerdote nel 1114, divenne canonico e quindi
priore della cattedrale di San Secondo dove introdusse la regola portuense
appresa a Ravenna (1119), in Santa Maria in Porto. Dopo aver rifiutato il
vescovado di Perugia, nel 1129
U.
dovette accettare quello di
Gubbio, adoperandosi per la riforma ecclesiastica e la pacificazione tra i
partiti della città. Nel 1155 salvò la sua città dalla
distruzione del Barbarossa. Canonizzato nel 1192, il suo corpo fu inumato sul
Monte Ingino, ai piedi di Gubbio. Patrono della città, in suo onore viene
celebrata la corsa dei ceri che si svolge il 15 maggio di ogni anno. Festa: 16
maggio (Gubbio, Perugia 1085-1160).