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Tùmulo.

Protuberanza naturale o artificiale del terreno formata per ammasso di terra, sabbia, pietra o altro materiale. ║ Sepolcro, tomba. ║ Denominazione conferita talvolta al catafalco che viene eretto temporaneamente nelle chiese in concomitanza di riti funebri. • Geol. - Sollevamento cupoliforme di lava solidificata dovuto alla pressione esercitata da nuova lava che penetra sotto la vecchia crosta. • Archeol. - Presso molti popoli antichi, tipo di sepoltura eretta sulle tombe a camera. Testimoniati in Europa dal Neolitico all'Età del Ferro e fino all'epoca storica, i t. sono formati da un ammasso di pietre o, più spesso, di terra, a forma di cono o di calotta sferica e di diametro variabile da alcuni a poche decine di metri. Possono ricoprire una o più tombe e, se di proporzioni molto ampie, comprendere anche inumazioni che si dipartono a raggiera dalla sepoltura centrale: questa particolare collocazione viene spesso presa a testimonianza dell'esistenza di rapporti di parentela tra i defunti, ma non è da escludere che le sepolture marginali risalgano a un'epoca posteriore rispetto a quella principale. Notevoli esemplari di t., muniti in molti casi di tombe a camera sottostante e di preziosi corredi funerari, sono stati rinvenuti in Lidia, nella Frigia e in Scizia. Cospicui anche i t. ritrovati in Macedonia, che risalgono al periodo ellenistico: tra essi, famosi sono quelli di Vèrghina. In Italia le coperture a t. sono frequenti nelle necropoli etrusche di Cerveteri, Vulci, Populonia e Cortona (secc. VII-V a.C.); a esse si ispirarono talvolta i Romani per realizzare sepolture monumentali a pianta circolare, esempi supremi delle quali sono il mausoleo di Adriano e quello di Augusto.