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Tòrchio.

(dal latino tŏrcŭlum: frantoio, der. di torquēre: torcere). Termine con cui si designano macchine di vario tipo in grado di esercitare pressioni elevate sul materiale da lavorare, che è posto tra due piastre parallele, una fissa e una mobile; in genere il movimento è comandato a mano. Il t. è utilizzato per comprimere, spremere, imprimere e stampare. ║ Fig. - Mettere sotto t.: sottoporre una persona a domande pressanti. • Tecn. - T. tipografico: la più antica macchina per la stampa tipografica, inventata nel XV sec. da J. Gutenberg (V. GUTENBERG, JOHANNES, TIPOGRAFIA e STAMPA); è stata per cinque secoli l'unico mezzo di stampa utilizzato. Il t. tipografico, oggi ormai in disuso, è formato da un piano fisso su cui è appoggiata la forma; su questo viene fatto scendere, tramite un meccanismo a vite, il piano di pressione che comprime il foglio sulla matrice, permettendo di ottenere la stampa. ║ Fig. - Mandare sotto il t.: mandare in stampa. ║ T. per legatoria: t. con cui è tenuto pressato il volume cucito per eseguire l'indorsatura, il taglio dei margini, l'applicazione delle copertine e altre operazioni. ║ T. per vino: t. a vite utilizzato per pressare le vinacce. ║ T. per olio: t. a vite utilizzato per pressare le olive ed estrarre l'olio dai semi. ║ T. idraulico: è costituito da due cilindri, con relativi pistoni, di diametro disuguale, riempiti con un liquido (in genere olio), collegati da un tubo pieno dello stesso liquido; esercitando una forza sul pistone con diametro minore si ottiene una forza amplificata sul pistone con diametro maggiore. • Anat. - T. addominale: insieme dei muscoli dell'addome e del torace che, contraendosi, riducono il volume della cavità addominale, facilitando l'espulsione del contenuto degli organi addomino-pelvici (vescica, intestino, utero).