Che presenta tratti distintivi propri di una
persona, cosa o sentimento:
questo è il comportamento t. di una
persona insicura. ║ Che ha caratteri di originalità, che si
differenzia dalle altre cose dello stesso genere:
abbiamo trascorso il
pomeriggio in un posto assai t. • Med. - Di malattia che si presenta
nel normale decorso. • Biol. -
Caratteri t.: che sono comuni a
tutti gli individui di una data categoria e vengono, pertanto, assunti come
distintivi della categoria stessa. ║
Località t.: la
località da cui proviene l'olotipo di una data specie. ║
Ospite
t.: l'ospite su cui è stato trovato per la prima volta un parassita.
║
Specie t.: la specie in base alla quale è stato descritto
per la prima volta un nuovo genere. ║
Serie t.: l'insieme degli
esemplari in base ai quali sono state descritte una specie o una sottospecie.
• Stat. - Di fenomeni che presentano le medesime caratteristiche ogni
qualvolta si manifestano così che, osservando un caso singolo, si
conoscono tutti i casi dello stesso ordine. • Bot. - Che si riferisce al
tipo. ║
Esemplare t.: l'individuo sul quale un autore ha effettuato
la descrizione originale di una specie. ║
Forma t.: quella che ha
un insieme di caratteri fondamentali per la specie, ma dalla quale alcune
varietà si possono discostare per uno o più tratti. • Rel. -
Senso t.: nell'esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o una
cosa del Vecchio Testamento viene chiamata a significare una verità del
Nuovo Testamento; l'esegesi che si basa sulla ricerca di tale significazione
è detta
t. o
tipologica:
Adamo è il tipo di
Cristo. Nell'esegesi cattolica ci può essere un senso
t. solo
quando esso risulta comprovato dalla Rivelazione. • Est. - La categoria
del
t. viene introdotta per mettere in luce che il prodotto della
creazione artistica non può essere considerato come una semplice
imitazione della realtà storico-culturale contingente, costituendo
un'idealizzazione e purificazione di essa. In senso molto generico si può
affermare che già l'imitazione (mimesi) aristotelica, mirando al
verosimile e al necessario, coglie il
t. Alla nozione del
t. hanno
fatto ampio ricorso l'estetica marxista, da F. Engels a G. Lukács, e la
poetica del Realismo socialista. Estranea al pensiero di Croce, la categoria del
t. è stata introdotta nella tradizione filosofica italiana da G.
Della Volpe, i cui scritti, sostenendo in opposizione a Lukács e alla
cultura romantica la natura intellettivo-concettuale del
t. nell'arte,
costituiscono un tentativo di innestare l'estetica marxista sul tronco classico
aristotelico.