La membrana che trasmette le vibrazioni sonore
alle ossa dell'orecchio medio. ║ Fig. -
Rompere i t.: assordare con
rumori forti. • Anat. - Il
t. è una membrana sottile,
trasparente, di forma circolare, costituita da una lamina fibrosa ed elastica, a
sua volta formata da uno strato esterno di fibre disposte a raggiera e da uno
strato interno di fibre spiraliformi. Tenuta tesa da un anello cartilagineo o
osseo (
anello timpanico) a seconda delle classi, è disposta
all'imboccatura dell'orecchio medio (
cavità timpanica) e,
vibrando, rende possibile la trasmissione dei suoni alle porzioni più
interne dell'orecchio. Negli anfibi, rettili e uccelli è collegata alla
columella; nei mammiferi la sua parte centrale è in contatto con il
martello che, insieme a incudine e staffa, forma la catena degli ossicini,
deputata, attraverso la finestra ovale, alla trasmissione dei suoni all'orecchio
interno. La membrana timpanica rimane del tutto superficiale negli anuri e in
molti rettili, nei quali non esiste un meato acustico esterno, mentre negli
altri rettili, negli uccelli e nei mammiferi è situata all'interno e
separa il meato acustico esterno dall'orecchio medio. Negli uccelli ha una forma
convessa mentre nei mammiferi, e quindi nell'uomo, è concava. ║
Nelle cicale e, più in generale, nei tettogonidi, struttura membranosa
situata sull'ala destra del maschio che, insieme all'archetto disposto sull'ala
sinistra, forma l'organo stridulante o stridulatore. • Mus. - Strumento
membranofono a percussione formato da un bacino emisferico in ottone sul quale
viene tesa una membrana che, se percossa con un mazzuolo o con due bacchette con
la punta in feltro o in cuoio, produce dei suoni più o meno alti a
seconda del suo grado di tensione. Impiegato inizialmente nella musica
cerimoniale insieme a trombe e tromboni, il
t. fu regolarmente introdotto
nell'orchestra dall'inizio del Settecento. • Edil. - Nelle facciate di
testata di alcuni edifici coperti da un tetto a due spioventi, la parte
triangolare del muro che si trova immediatamente sotto le linee di gronda
inclinate. • Arch. - La superficie racchiusa entro la cornice del
frontone, che corrisponde alla parte alta della facciata esterna di un palazzo,
delimitata superiormente dal tetto e da un motivo architettonico che di questo
segue la linea. Nell'antichità classica il
t. ha forma triangolare
e ospita al suo interno statue e scene complesse. Con i Romani assume forme
varie e al suo interno, anziché statue a tutto tondo, compaiono
decorazioni ad alto o basso rilievo. In età imperiale sono diffusi i
t., altrimenti detti frontoni, curvilinei e quelli spezzati. Nel
Rinascimento piccoli
t. vanno a sormontare anche le finestre dei palazzi
e delle chiese. Permane come elemento decorativo anche nel Barocco e nell'arte
del XVIII sec.; nell'architettura gotica diventano estremamente acuti. •
Lav. pubbl. - Nei ponti ad arco, struttura compresa tra l'estradosso dell'arco e
l'impalcato. Il
t. può essere costituito da una muratura continua
oppure, come nel caso dei ponti in cemento armato, da una muratura forata con
cavità cilindriche passanti da una fronte all'altra oppure addirittura da
piedritti collegati mediante travi orizzontali. • Macc. - Macchina
idraulica costituita da una ruota a tamburo e utilizzata anticamente per
sollevare l'acqua. • Ind. graf. - Nel torchio tipografico, cornice di
ferro che serve per tendere il feltro sul quale viene puntato il foglio
bianco.