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Tesèo). Mit. - Re di Atene ed
eroe dell'Attica. Figlio e successore del re Egeo (o di Poseidone) e di Etra, fu
venerato come un semidio a cui gli Ateniesi tributarono un culto vero e proprio
in un tempio speciale, il
Theseion. Il mito dell'eroe attico si intreccia
più volte con quello di Eracle, eroe dorico per eccellenza. Secondo la
tradizione,
T. venne allevato dal nonno paterno Pitteo e ancora
adolescente si distinse in imprese eroiche, uccidendo mostri come Perifete,
Sinis e Procuste e sconfiggendo il toro di Maratona, inviato da Poseidone per
devastare i campi. Inoltre vinse nel Labirinto di Creta il Minotauro, il mostro
dal corpo di uomo e la testa taurina, che esigeva un annuo tributo di giovani
vittime.
T. si fece rinchiudere nel Labirinto e, dopo aver ucciso il
mostro, riuscì a ritrovare l'uscita grazie allo stratagemma del filo
procuratogli da Arianna, la figlia del re Minosse che sedusse e poi
abbandonò nel sonno sull'isola di Nasso per ordine di Dioniso.
T.
diventò re di Atene dopo il suicidio del padre, che lo aveva creduto
morto vedendo rientrare la barca con le vele nere, anziché bianche come
era stato convenuto alla partenza per segnalare la riuscita dell'impresa contro
il Minotauro. Da sovrano, organizzò le prime feste Panatenee della
storia, coinvolgendo le 12 città dell'Attica. Accompagnò Eracle
contro le Amazzoni e ne sposò la regina Ippolita (o Antiope) che gli
generò il figlio Ippolito, noto per il tragico amore concepito per lui
dalla seconda moglie di
T., Fedra, sorella di Arianna. Con Piritoo
partecipò alla lotta dei Lapiti contro i Centauri e, sempre d'accordo con
Piritoo, rapì Elena, tratta in salvo però dai fratelli di lei, i
Dioscuri. Un'altra impresa lo vide discendere nell'Averno per rapire Persefone:
fu trattenuto da Ade che lo sottopose a tormenti dai quali lo liberò
Eracle. Tornato ad Atene, venne cacciato da Menesteo che usurpò il trono.
T. si ritirò sull'isola di Sciro, dove fu ucciso a tradimento dal
re Licomede che lo fece precipitare da una rupe in mare. Le presunte ossa di
T. furono riportate in patria da Cimone nel 475 a.C. • Arte - Le
arti figurative greche ritraggono
T. come un eroe giovanile,
immortalandone il ciclo delle imprese sia su vasi sia sulle metope scolpite a
Delfi (i cosiddetti
Tesori degli Ateniesi), ad Atene (
Theseion) e
a Olimpia (tempio di Zeus). Il mito di
T. ispirò anche la grande
pittura di Polignoto e di Micone, l'arte fidiaca e le successive pitture e
sculture ellenistiche, nonché gli affreschi pompeiani.