Pianta asiatica della famiglia delle Teacee. ║
Termine con cui si designano le foglie essiccate della pianta del
t.,
utilizzate per la preparazione di una bevanda. Si distinguono
t.
nero (in uso soprattutto nel mondo occidentale), che viene fatto
essiccare all'aria e, dopo la fermentazione, torrefatto, e
t. verde
(consumato più che altro in Asia), il cui imbrunimento viene evitato
con un rapido riscaldamento. ║ Bevanda aromatica preparata con l'infusione
di foglie del
t.:
t. col limone. ║ Riunione pomeridiana in
cui si consuma il
t.:
devo andare a un t. a casa di un cliente.
║
T. danzante: in passato, festa da ballo pomeridiana. ║
Casa da t.: in Giappone, luogo dove le geishe intrattengono i loro ospiti
servendo loro il
t. ║ Per estens. -
Casa da t.: in
Occidente, il termine è stato utilizzato per indicare eufemisticamente le
case di tolleranza. ║
T. messicano: nome commerciale di una
miscela di caffè. • Alim. - Diffuso già nel IV sec. in Cina,
il
t. come bevanda passò poco tempo dopo in Giappone. In Europa
giunse solo nel XVII sec. grazie agli Olandesi; il suo utilizzo si
affermò soprattutto in Inghilterra, ove dall'inizio del XVIII sec. si
diffuse su grande scala. I maggiori consumi di
t. si verificano oggi nei
Paesi produttori (India, Cina, Srī Lanka), in Gran Bretagna, nei Paesi del
Commonwealth e nei Paesi Bassi. Elevati consumi si hanno anche in Italia, ove il
97% del mercato è occupato dal
t. nero; grande fortuna a partire
dagli anni Novanta ebbero le varie versioni aromatizzate, nonché quelle
deteinate (queste ultime disciplinate per quel che concerne trattamento e
composizione dal D.M. 12-12-1979, parzialmente modificato dal D.M. 20-7-1987).
║
Olio di semi di t.: olio ottenuto dai semi di varie piante delle
Teacee. Non siccativo, di odore sgradevole e di sapore amaro, è adoperato
nei luoghi d'origine per vari usi alimentari; non di rado è anche
impiegato nell'industria dei saponi, come lubrificante o per ardere. •
Bot. - La pianta del
t. (
Camelia sinensis o
Camelia
Theifera o
Thea sinensis) appartiene alla famiglia delle Teacee ed
è originaria dell'Assam e delle regioni collocate tra India e Cina. Allo
stato selvatico è un albero, mentre nelle piantagioni assume la forma di
un cespuglio. Le foglie (composte di acqua per il 75-80%, di caffeina o teina
per il 2-4% e di catechine per il 5-10%) sono sempreverdi, di forma varia
(lanceolate, ellittiche o oblunghe), dentate, con grandi sclereidi ramose nel
mesofilo e di dimensioni comprese tra 3 e 11 cm di lunghezza e tra 1 e 4 cm di
larghezza; i fiori sono grandi e bianchi e odorano di gelsomino. Le prime
coltivazioni vennero praticate in Cina e in Giappone nel IV sec. circa; esse si
estesero, quindi, in India, a Giava, a Formosa e a Ceylon e, nel corso del XX
sec., in Georgia, Argentina, Brasile, Turchia, Iran e Nuova Guinea. La pianta,
riuscendo a resistere alle elevate escursioni termiche, cresce anche in zone con
inverni rigidi (purché possa disporre di abbondante acqua), sebbene i
risultati migliori si ottengano in zone caldo-umide. I metodi di coltivazione
variano da luogo a luogo; le piantine vengono poste a dimora nel quinto mese di
germinazione, mentre la prima raccolta si fa verso i tre anni. La lavorazione
varia a seconda che si tratti di
t. nero o di
t. verde. Nel primo
caso vengono eseguite le seguenti operazioni:
disidratazione, compiuta
appena dopo la raccolta facendo passare attraverso le foglie una corrente
d'aria;
accartocciamento, in modo da avvolgere le foglie su se stesse;
fermentazione, durante la quale le catechine vengono ossidate per azione
enzimatica, conferendo all'infuso la colorazione e il gusto caratteristici;
torrefazione, riscaldamento rapido grazie al quale vengono bloccate le
trasformazioni enzimatiche;
setacciatura, al fine di eliminare i detriti.
Nella preparazione del
t. verde, invece, viene realizzato un rapido
riscaldamento delle foglie cosicché le catechine non subiscono alcuna
trasformazione e l'infuso non va incontro alla modificazione di colore. ║
T. del Messico: V. CHENOPODIO.
║
T. del Paraguay: sinonimo di
mate
(V.). ║
T. svizzero o
t. d'Europa: erba perenne della famiglia delle Scrofulariacee. Diffusa
nell'emisfero boreale nelle zone ombrose della collina e della montagna,
è caratterizzata da fusti striscianti, da foglie opposte, ellittiche,
dentate e da fiori azzurri. È impiegata per produrre un amaro e, in
alcuni Paesi, un infuso di
t.