Città (307.000 ab.) del Marocco
settentrionale, capoluogo della provincia omonima (1.195 kmq, 628.000 ab.);
è situata allo sbocco occidentale dello Stretto di Gibilterra, su una
serie di colline che si affacciano su una baia riparata a Ovest del Capo
Spartel. La parte alta della città, più vecchia, è
caratterizzata da viuzze tortuose dominate dalla qasba e arricchite da un
mercato; la parte moderna, composta di edifici e di grandi alberghi in stile
europeo, si affaccia sul mare. • Econ. - Città dallo spiccato
carattere commerciale (favorito dalla posizione strategica e dalla sua
condizione di città internazionale e porto franco), è fornita di
un importante porto (esportazioni di pelli, datteri, mandorle e pesce;
importazioni di cereali, manufatti e macchinari vari). Fiorenti sono anche
l'industria (alimentare, tessile, cantieristica, elettrotecnica) e il turismo.
T. è al centro di un'importante rete di comunicazione (ferrovie,
strade e aeroporto internazionale). • St. - Considerata tra le più
antiche città dell'Africa mediterranea, se ne attribuisce
tradizionalmente la creazione ad Anteo. Centro berbero, venne occupato da Puni e
Gaditani. Probabilmente residenza dei re mauri (secc. II-I a.C.), nel 38 a.C. si
ribellò a Bohud ottenendo la cittadinanza romana e variando il suo nome
in
Julia. Diventata indipendente nel 429 d.C., all'epoca dei Vandali, fu
successivamente conquistata dagli Arabi (683 e 707), divenendo terra contesa tra
i dominatori musulmani di Spagna e Marocco. Nel 1471 fu possesso dei Portoghesi,
mentre nel 1661 passò agli Inglesi come dote di Caterina di Braganza,
andata sposa a Carlo II. Nel 1684 lo sceriffo marocchino Mūlāy
Ismā'īl riconquistò la città che divenne in seguito una
delle quattro città sultaniali del Marocco. Nel 1790 e nel 1844 venne
bombardata da Spagnoli e da Francesi. Intanto la città iniziava ad
assumere importanza per il suo carattere internazionale forgiato dal susseguirsi
di influenze e di domini. Nel 1702 le potenze cristiane vi avevano fondato una
Giunta sanitaria europea che, nel 1840, si sarebbe trasformata in Consiglio
sanitario. Nel 1880 la Conferenza di Madrid vi costituì un Consorzio
internazionale per il faro di Capo Spartel, mentre nel 1892 vi fu la
riorganizzazione del Consiglio sanitario che divenne Commissione internazionale
di igiene, assumendo anche l'amministrazione del porto e della città e
divenendo municipalità indipendente dal sultano. La Conferenza di
Algeciras del 1906 sancì il riconoscimento dell'autorità
internazionale e dei poteri territoriali della Commissione. Intanto il
territorio del Marocco era stato diviso in tre parti (zona spagnola, zona
francese, zona internazionale) secondo gli accordi franco-inglesi e
franco-spagnoli del 1902 e la convenzione franco-spagnola del 1912.
Successivamente la conferenza anglo-franco-spagnola del 1923 e quella del 1928
(a quest'ultima prese parte anche l'Italia) diedero un assetto giuridico
definitivo alla zona. Durante la guerra di occupazione spagnola (luglio 1940),
lo statuto internazionale di
T. venne sospeso per venire poi ripristinato
con la convenzione franco-inglese firmata a Parigi nel 1945. Secondo questo
statuto la sovranità del territorio era affidata al sultano, mentre il
potere esecutivo era nelle mani della Commissione internazionale di controllo
(formata dai consoli degli Stati firmatari dell'atto finale di Algeciras), a
capo della quale era l'Amministrazione generale. L'amministrazione del
territorio era di competenza dei vari Stati che partecipavano al Comitato
(Italia: giustizia; Francia: interni, commercio e lavori pubblici; Spagna:
finanza e polizia; Gran Bretagna: igiene) mentre il potere legislativo era
affidato a un'Assemblea legislativa internazionale, composta da 29 membri,
presieduta dal rappresentante del sultano della Zona. La funzione giudiziaria,
infine, era affidata a un tribunale misto composto da giudici stranieri e
indigeni. La fine dei protettorati francese e spagnolo (marzo e aprile 1956)
stabilì il riconoscimento dell'indipendenza del Marocco, cui venne
affidata l'amministrazione internazionale di
T. Tuttavia nel 1956 gli
accordi di Rabat, cui fece seguito una conferenza svoltasi a
T.,
stabilirono la fine del regime internazionale della città a partire dal
1° gennaio 1957. Nell'agosto dello stesso anno i privilegi di
internazionalità vennero ripristinati fino al 1960 e successivamente
ripresi nel 1962 limitatamente all'area del porto. ║
Trattato di
T.: concluso il 10 settembre 1844 tra Francia e Marocco dopo la vittoria
francese di Isly, comportò l'espulsione dell'emiro Abd el-Kader.