Termine indicante le zone con prevalenza di
foresta di conifere sempreverdi presenti nell'emisfero boreale (Eurasia
settentrionale, territorio compreso tra le regioni scandinave e la Siberia). La
t. si sviluppa in aree dal clima freddo continentale (-50 °C / +17
°C) e con precipitazioni annue limitate ai 500 mm; la zona più
meridionale è caratterizzata da una foresta fitta, mentre nelle regioni
settentrionali la localizzazione arborea è più rada e il terreno
torboso, segno del graduale passaggio alla tundra. La flora è composta da
specie arboree, quali: pini o abeti (
Picea abies,
obovata,
Uralensis,
Fennica;
Pinus silvestris), betulle, pioppi
(
Populus tremuloides e
tremula), salici e sorbi, questi ultimi due
osservabili lungo i corsi d'acqua. Nel sottobosco crescono invece muschi,
licheni, ginepri e betulle nane. Nelle stagioni più fredde, la
scarsità di vegetazione arborea e di sottobosco e l'abbondanza di zone di
pascolo favoriscono la presenza degli animali più mobili della tundra,
quali: ermellino, lontra, zibellino, martora e volpe argentata. Nella fauna
della
t. predominano invece grandi mammiferi (orso, alce), roditori
(scoiattolo, arvicola boreale), linci, allocchi, ulule. Sono invece tipici
esemplari della
t. dell'America Settentrionale l'istrice arboricolo e lo
wapiti.